poltrona da cerimonia,
1740 - 1750
La poltrona, riccamente intagliata, presenta sedile e schienale imbottiti e rivestiti in velluto cremisi. Lo schienale è svasato verso l'alto per l'ampliarsi e impreziosirsi dell'intelaiatura lignea, caratterizzata da un sontuoso fastigio con valva di conchiglia affiancato da volute con motivi a graticcio, sormontate da figurette femminili alate a tuttotondo e impreziosite da pendoni. I braccioli, terminanti con un ricciolo molto evidente e sporgente oltre i sostegni, si collegano alla spalliera tramite un motivo a mascherone, che ritorna anche nella parte superiore delle gambe; analoghi moduli decorativi sono ripresi nella crociera, anch'essa minutamente intagliata
- OGGETTO poltrona da cerimonia
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La poltrona è identica ad un'altra conservata nel Collegio Alberoni di Piacenza (cfr. Bandera 1979) che G.F. Rossi (1979) identifica con quella destinata al baldacchino di udienza dell'Alberoni, spedita a Piacenza l'8 ottobre 1739 da Ravenna, città di cui il Cardinale era stato legato pontificio dal 1735 al 1739. La forma svasata dello schienale, sottolineato da una cornice molto aggettante, avvicina stilisticamente il manufatto ad analoghi arredi dell'area bolognese; anche l'ornato che arricchisce la sommità della spalliera (pendoni, fogliami, testine e volute) è tipico dell'ebanisteria emiliana settecentesca. L'intaglio corposo dei braccioli sporgenti è un motivo molto diffuso nei mobili piacentini, così come la conchiglia al centro del fastigio; tutto questo non è comunque sufficiente ad ipotizzare un'origine locale dell'arredo, che riflette anche molti elementi della tradizione più estesamente emiliana. Per quanto rigurda la datazione, L. Bandera (cit) attribuisce il mobile al quarto/ quinto decennio del '700, sottolineando il gusto barocco del decoro che caratterizzò gli orientamenti della corte farnesiana in quel periodo (citando come riferimento tipologico le poltrone conservate presso la Galleria Nazionale di Parma, certo provenienti dai palazzi ducali). Datazione che, considerati i caratteri stilistici dell'arredo, pare del tutto pertinente
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800428190
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nella cimasa - ARCHIVIO/ DEI SS. PROTASO E FRANCESCO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0