Cassa d'organo lignea, collocata in cantoria sopra la porta principale, con fregi intagliati e traforati e con decorazione a smalto sintetico in bianco e grigio. La cassa è addossata al muro ed è suddivisa in un corpo centrle ad una campata, con apertura centinata ad arco ribassato, per il grande organo delimitato da paraste lisce a specchiature geometriche. I due corpi laterali sono chiusi da gelosia per l'organo eco, delimitati da parastine a motivi geometrici. Il manufatto ligneo è sovrastato da una trabeazione orrizzontale, cimasa con vasi e fastigio con cartella ovale, ed è fiancheggiato da balaustrate che si ergono sui corpi laterali. Davanti è un palco di cantoria in legno, aggettante al centro e decorato in tutto il suo perimetro da specchiature rettangolari ad angoli smussati
- OGGETTO cassa d'organo
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MATERIA E TECNICA
METALLO
- AMBITO CULTURALE Ditta Battani
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ATTRIBUZIONI
Piacentini Tommaso (notizie 1868): esecutore
Agati Giosuè (notizie 1821)
- LOCALIZZAZIONE Frassinoro (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla fine del '700 la chiesa non possedeva un organo. Il primo strumento di piccole dimensioni fu comprato a Modena nel 1808 da don Domenico Maria Manfredini e rimase di sua proprietà sino al 1826, quando fu venduto alla chiesa di Magrignana. Nel 1811 la chiesa non ha ancora un organo proprio e nel 1814 lo stesso don Manfredini (parroco dal 1799 al 1847) lamentava la mancanza di un organo nella chiesa. Ma già nel 1821 don Manfredini era riuscito a trovare i mezzi per far costruire da Giosuè Agati di Pistoia un nuovo organo di "dieci piedi", 16 registri e tastiera di 50 tasti. Fu firmato il contratto con l'Agati e fissato il compenso in 400 francesconi, compreso il trasporto, da pagarsi 250 all'atto del collocamento dell'organo e i restanti 150 nei tre anni successivi. Fra il 1852 e il 1858 don Tommaso Piacentini compì alcuni restauri aggiungendo anche un numero imprecisato di registri. L'organo fu poi rifatto completamente nel 1900 da Antonio e Giosuè Battani, rimaneggiato nel 1937 dalla ditta Turrini Elia ed Attilio di Pieve Fosciana (Lucca) e restaurato nuovamente e ampliato nel 1981 da Pier Paolo Bigi di Reggio Emilia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369812
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI cartella della cimasa - I H S - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0