misteri del rosario

dipinto, 1763 - 1763
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio/ applicazione su pannello
  • ATTRIBUZIONI Carra Cristoforo (notizie 1756-1766)
  • LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le tele erano inserite in una grande struttura lignea sagomata, disposta a cornice della nicchia nell'abside della chiesa che conteneva la statua della Vergine del Rosario, tuttora in San Domenico. Attualmente parti delle cornici sono conservate nei depositi della canonica di Sant'Antonino, separate dalle tele, che per una maggior conservazione sono state montate, senza intervento di restauro (comunicazione orale di Don Burlini), su singoli pannelli di legno. Dietro alla scena della Crocifissione, durante l'intervento di fissaggio sui pannelli, sono state ritrovate la firma e la data dell'artista, Cristoforo Carra, che ci conferma ulteriormente il suo impegno pittorico per la Chiesa di San Domenico. Quindi il Carra, sacerdote parmense, non aveva accolto la sola committenza borgotarese per la tela dedicata all'altare di San Giovanni Evangelista, ma un anno prima aveva, per la Confraternita del Rosario, dipinto i quindici Misteri, che erano destinati all'altare della Vergine. Purtroppo la serie è incompleta, a noi sono rimasti solo nove di questi episodi e tutti si presentano abbondantemente devastati da lacune pittoriche e pesanti ridipinture, risalenti presumibilmente ai primi decenni del nostro secolo e quindi non è possibile cogliere in pieno la capacità inventiva dell'artista. Rispetto agli altri Misteri del Rosario dipinti dal Carra nel 1766 per la parrocchiale di Felino e agli episodi della Via Crucis firmata 1756 per la Chiesa di Santa Margherita a Colorno, sembra di avvertire nei nostri un maggior vigore cromatico e una più sciolta facilità narrativa, giungendo a brani non del tutto privi di pathos, come nella scena della Crocifissione. Questo episodio, pur molto scarno nella materia pittorica, presenta i corpi di Cristo e dei ladroni ritagliati su un cielo scuro e animati da luci violente e da pose contorte. Sembra quasi che egli voglia citare un brano desunto da altri artisti e fare omaggio alla scena delle "Guardie che giocano a dadi" narrata dal Traversi nella Via Crucis che si conserva ora proprio a Borgotaro, nella Chiesa di San Rocco. Dalle altre opere note di Cristoforo Carra possiamo considerarlo un artista diligente di cultura eclettica, ancora legato a forme e modelli seicenteschi e forse, dopo un adeguato restauro, questi Misteri permetterebbero di cogliere meglio la sua formazione e trovare riferimenti non solo con l'ambito emiliano, ma anche ligure, da cui sembra aver colto insolite soluzioni cromatiche azzurre, come nell'episodio di "Cristo nell'orto"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366752
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ISCRIZIONI dietro alla scena della croce - CRISTOFORUS CARRA PRESBITER PARMENSIS/ INV. ET PINXIT/ 1763 IDIB NOVEMBRIS/ PRIORE F. PAOLO BORGARELLI/ CONGR. PP.SS.MI/ VIRGINIS ROS. B.TARI - corsivo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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