visione della SS. Trinità a S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista

dipinto, 1764 - 1764

Al margine di una zona boschiva siede sulla destra San Giovanni Evangelista, mentre a sinistra, in piedi, sosta San Giovanni Battista, davanti al quale si trova un angelo con l'agnello; entrambi i Santi alzano lo sguardo verso il cielo, dove appare loro, sulle nubi, la Santissima Trinità

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Carra Cristoforo (notizie 1756-1766): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto si trovava in origine nella prima cappella a destra della Chiesa di San Domenico, posta sotto il patronato della famiglia Boveri. La tela probabilmente venne trasferita in Sant'Antonino all'epoca della ristrutturazione dell'edificio domenicano in forme quattrocentesche negli anni 1939-40 e per molti anni rimase nei depositi. La cornice non è coeva al dipinto ed è certamente recente, in sostituzione di quella in stucco posta sull'altare in cui fin dall'origine si trovava inserita. Durante il restauro del 1997 sono comparsi sia la data di esecuzione che la firma "X..us Carra" (Cristoforo Carra), nome di un artista parmense per il quale lo Scarabelli Zunti riporta unicamente la notizia del pagamento a lui effettuato, di L. 72 nel libro spese del Comune, in data 1757, "per aver dipinto i candelotti di cera che soglionsi disegnare ogni anno agli Ill.mi sig.ri Anziani, SIg. Governatore, Tesoriere; Cancelliere Ragioneria...". Di questo pittore ignoti sono ancora i dati biografici; era un sacerdote, come egli stesso precisa ogni volta firmando i dipinti e probabilmente si spostava nel territorio parmense rispondendo a richieste ecclesiastiche. Scarse le opere rintracciate; possiamo ritenere che avesse dipinto per i domenicani di Borgotaro anche le quindici tele con i Misteri del Rosario che si trovano nell'abside della chiesa, di recente recuperati dai depositi, se è attendibile l'iscrizione conservata in una nota dell'archivio, ritrovata dietro la "Crocifissione" e trascritta prima che il dipinto fosse steso su un pannello rigido. Nel 1776 l'artista del resto eseguì e firmò altri Misteri del Rosario per la Chiesa di Sant'Ilario Baganza e un decennio prima aveva lasciato nella Chiesa di Santa Margherita di Colorno la "Via Crucis" e gli è stata attribuita una possibile "S. Eurosia Martire" nella parrocchiale di Corcagnano (Cirillo-Godi, 1986). Il nostro dipinto ci permette di considerarne tuttavia più a fondo le doti artistiche e valutare la sua tecnica pittorica. La tela è stata dipinta con colori chiari poco consistenti, che nel tempo hanno perso coesione e lasciano riaffiorare la preparazione rossa di base. Il disegno presenta qualche incertezza e rigidità di forme e nell'insieme l'opera ripropone soluzioni compositive ritardatarie, risentendo d' invenzioni di gusto seccentesco. Più brio, forse dovuto alle dimensioni più ridotte, sembra di riscontrare invece nelle piccole tele delle altre sue opere certe ed è probabile che fosse più dotato per lavori in cui lo spazio ridotto gli suggeriva una maggior libertà narrativa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366749
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ISCRIZIONI sulla tela, in basso a sinistra - M.D.C.C.L.X.I.V./ KAL.FEB./ OPUS HOC/ X...US CARRA PR...BI/ PARMEN. PIC. COLORIB./ PROP. EXPRE........D - Cristoforo Carra - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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