architettura illusionistica

dipinto murale 1763 - 1763
Porro Francesco (attribuito)
notizie prima metà sec. XVIII

Dalla fascia perimetrale del soffitto a volta ribassata, si affaccia un coronamento, in marmo policromo verde, ros, giallo, azzurro, di forma circolare, a mensole, ripiani e nicchie angolari, con gruppi di frutta, giallo, viola, rosso e arancio, elementi vegetali, verde e marrone, e fiori lilla, che ne percorrono le sagome. Oltre il coronamento si stagliano quattro pennacchi, nella medesima cromia in marmo policromo, a sorreggere una trabeazione circolare

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Porro Francesco (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Malacrida
  • INDIRIZZO via Malacrida, Morbegno (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Continuando a seguire le indicazioni di Ascanio si proviene all'anticamenra ossia galleria" (1816- 20, p. 117), "Le pitture della volta, dello zoccolo, degli uscioli, delle imposte delle finestre e dei sotto davanzali sono di Giuseppe Porro milanese bravo pittore d'architettura" (1816- 20, p. 119). Attualmente è scomparsa la decorazione dello zoccolo e dei sotto davanzali, poichè le pareti sono state ridipinte. Una lettura di Cesare Ligari del 26 aprile 1763, che attesta la presenza del Porro in palazzo Malacrida, consente una datazione sicura, al 1763, degli affreschi nell'anticamera. L'attività del Porro documentata anche nella chiesa dell'Assunta di Morbegno, nella chiesa dell'Assunta di Morbegno, nella chiesa della Madonna in Campagna di Ponte e rintracciabile anche nell'Oratorio di S. Gerolamo a Delebio, viene ad aggiungersi, con una sua propria personalità, all'opera del più noto noto ed indagato Coduri, nel contesto di una fisionomia stilistica della quadratura in Valtellina, che viene sempre più prendendo consistenza (S. Coppa, 1982, pp. 18- 20). La quadratura, differenziandosi dal Coduri, per un segno di maggiore corposità architettonica, concedendosi meno alla nitida varietà delle modulazini decorative; la contraddistingue invece un sentore di consistenza molle che investe anche la frutta e i fiori, già prossimi a fiorire. Le cromie originali hanno subito un grave deterioramento e risultano appannate a causa dei vapori che si diffondono nell'ambiente una volta trasformato, nel corso del sec. XIX, in "cucinaccia", luogo di servizio dove si faceva il bucato (avv. Bruno Peloni, com. or.). Tuttavia si possono ancora individuare le morbide sfumature dei rosa, dei gialli, dei verdi e degli azzurri, un linguaggio tonale che si connette al clima coduriano, ma che Porro accende spesso di arancio, viola e terre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300214158
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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