San Lazzaro

statua, 1752 - 1752

Un San Lazzaro mendico che implora pietà sia attraverso lo sguardo che il gesto del braccio destro, appoggia su di un tronco d'albero il proprio corpo stanco. Suo fedele compagno è un cagnolino che gli lecca la ferita sulla gamba sinistra distesa, mentre la destra è ripiegata. Legata alla cintola porta una borraccia e tiene un bastone nella mano sinistra. I capelli sono raccolti in un copricapo di lino bianco che ricade sulla fronte incorniciando un volto scarno con barba. La policromia della statua è dominata da colori cupi, ma intensi: marrone, verde e azzurro

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Geernaert Jan Hermansz (1704/ 1777)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionata dal cardinale Alberoni al Geernaert e pagata dodici scudi nel 1757, la statua risulta "ingessata e raspata" dallo stuccatore Giuseppe Lotti e "colorita" da Antonio Gilardoni nel 1752. Posta sull'altare dedicato al Santo nella Chiesa di S. Lazzaro, vi rimase fino al 1779 quando fu sostituita dal dipinto del Bresciani. L'attribuzione al Geernaert, sostenuta da un ricco corredo documentario, è stata proposta per primo dal Rossi (1938). Secondo l'Arisi Riccardi sono di un certo interesse "l'idea chiave del corpo teso a mezzaluna" come "la minuziosa indagine anatomica", condotta sul corpo del Santo (Arisi Riccardi, 1979, III, p. 57)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800306802
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Geernaert Jan Hermansz (1704/ 1777)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1752 - 1752

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'