banchetto nuziale
Nell'arazzo, il primo dei due della serie detta di Priamo, è presentata una scena ad episodi multipli. Sulla sinistra una coppia di giovani principi seduta ad un tavolinetto al centro del quale fa bella mostra un falcone, è circondata da cortigiani, dame e gentiluomini, assiepati sotto un loggiato. Nella scena seguente il re e la consorte si presentano ai cortigiani camminando su di un tappeto decorato con motivi floreali resi non prospetticamente. Il seguito della vicenda si svolge sulla destra e mostra, con un andirivieni di servi che servono (secondo gli ordini di un maggiordomo alla sommità della scala accanto ad un pilastro sormontato da un amorino) i commensali, sovrani e dignitari; il pranzo è allietato da musici, cantori e lettori collocati nel proscenio
- OGGETTO arazzo
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MATERIA E TECNICA
lana e seta/ arazzo
SETA
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ATTRIBUZIONI
Van Roome Jan (notizie Prima Metà Sec. Xvi): disegnatore
De Pannemaker Peter (notizie Prima Metà Sec. Xvi): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera appartiene alla serie detta di Priamo, costituita da due arazzi. Descritti nell'inventario del Cardinale come "arazzi a figure dette Mamalucchi" - giunti a Piacenza nel 1761 - rappresentano invece episodi della storia di Priamo illustrando il ritorno del re alla sua terra e l'ascesa al trono secondo l'interpretazione proposta dal Pettorelli (1933, p. 153). Lo studioso che ha accostato su base stilistica i pezzi alberoniani ad una serie di arazzi fiamminghi - "Giudizio finale", ora al Louvre, "Storia di Nostra Signora del Sablon", in quattro pezzi suddivisi fra i musei di Bruxelles, Berlino e collezione Astor di Londra, "Storie di Davide e Betsabea" nel Museo di Cluny, la "Fontana d'Amore" nel Palais de la Ville a Bruxelles, "Morte di Herkenbald" nel Museo del Parco del Cinquecentenario di Bruxelles - ha attribuito i cartoni ad "un pittore della scuola o meglio della bottega di Jan van Roome". La Crick - Kuntziger, suffragando l'ipotesi di Pettorelli, li ha giudicati di fabbrica brussellese forse tessuti da Pietro de Pannemaker intorno al 1523, comunque anteriormente al 1528 quando divenne obbligatorio apporre sugli arazzi il marchio della fabbrica, che qui manca. Nel catalogo dell'esposizione di Bruxelles sono presentati come "tapisseries tissées à Bruxelles peut - etre dans la manifacture de Pierre van Edinghen...cartons dans le style de Jean van Roome et son ècole (Exposition, 1935, p. 60). Molteplici sono pure le ipotesi formulate per spiegare l'alta qualità dei pezzi alberoniani. Pettorelli li ha ritenuti tessuti per Margherita d'Austria, mentre secondo il Rossi, che ha avanzato il nome del Durer come autore dei cartoni, furono commissionati per gli sponsali di Massimiliano d'Asburgo con Maria di Borgogna, celebrati a Bruges nel 1477 (Rossi, 1978, p. 45). E' sembrato verosimile (Periti, 1993), ritenere che i due arazzi fossero parte della collezione spagnola del Cardinale anche perché le scene rappresentate si ricollegano al ruolo giocato dall'Alberoni nella conclusione del matrimonio fra Filippo V ed Elisabetta Farnese nel 1714. Probabilmente gli erano pervenuti in dono dai normanni spagnoli, mentre è piuttosto improbabile, vista la precipua funzione di arredo degli arazzi, che egli abbia acquisito due singoli pezzi. La bordura della serie è costituita da una ghirlanda floreale racchiusa fra stisce azzurre e gialle. La ghirlanda è percorsa da tralci vegetali fittamente intrecciati di foglie e fiori (margherite, campanule, rose rosse e foglie d'arancio). Nelle "tentures" dominano tinte vivaci: il rosso, il blu, il verde
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800306791
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0