miracolo di San Turibio

dipinto, 1726 - 1726

La tela raffigura un miracolo di San Turibio, vescovo di Lima che, in abito religioso con mantellina azzurrata, in atto benedicente fra lo stupore degli indigeni e degli ecclesiastici che lo accompagnano supera le acque di un fiume o di un braccio di mare. Alto spicca sul folto gruppo il Crocifisso innalzato da un sacerdote. Il vescovo, col pastorale in mano, è al riparo dal sole grazie ad un ombrellino tenuto da un sacerdote. Una serie di personaggi, spettatori attoniti del miracolo, assiste alla scena: i più significativi sono due donne sulla sinistra - una indossa un vistoso mantello scarlatto - che conversano fra loro e un giovane indigeno in mantello turchese. Al suo fianco, di spalle, si trova un uomo armato di fucile con due cani. Sullo sfondo, dall'altra parte del fiume, i fedeli, alcuni dei quali sotto una tenda, acclamano il vescovo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Conca Sebastiano (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, registrato nell'inventario del palazzo romano del Cardinale Alberoni come originale del Conca (Inventario, 1735, f. 31 v.), fu stimato dal Pozzi nel 1760 la somma di cinquanta scudi. Sulla scorta della registrazione alberoniana è ritenuto autografo dal Clark, secondo il quale fu commissionato dal prelato (Clark, 1967, p. 330), dal Rossi (1978, p. 210) e dall'Arisi che lo definisce un'opera complessa "bene organizzata sotto l'aspetto compositivo, esuberante di colore" (cfr. Arisi - Mezzadri, 1990, p. 265). Il Sestieri, rilevando la qualità più modesta della versione alberoniana rispetto all'originale della Pinacoteca Vaticana, ha invece ipotizzato un ampio intervento della bottega (Sestieri, 1981, p. 156). La recente indagine di Casale sul fenomeno dei quadri di canonizzazione indica il contesto in cui sono maturate committenza e produzione della tela confermando la natura di replica della versione alberoniana che si data al 1726 (Casale, 1989, p. 576). Probabilmente la tela fu donata al Cardinale Alberoni in occasione della canonizzazione di San Turibio nel 1726 (Periti, 1991/1992, p. 352)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800306742
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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