storie della vita di S. Martino

dipinto,

Entro quattro medaglioni ovoidali incorniciati da stucchi e situati nelle quattro vele della volta, a partire da quello verso l'abside e quindi in senso anti-orario: il Santo, eretto e di spalle, con indosso un ricco piviale sta ricevendo nella mano sinistra un drappo bianco da un angelo svolazzante, retto da una nuvola e posto all'estrema sinistra dell'affresco. Un altro angelo, alle spalle di Martino, si volge invece ai fedeli numerosi che assistono alla celebrazione della messa. In primo piano a destra una donna sbuca, reggendo un bimbo, e sulla sinistra il cappello vescovile poggia su uno sgabello. Nel cielo si notano teste di cherubino e la sacra fiamma. Il Santo giace profondamente addormentato su di un letto, alle sue spalle compare un destriero bianco cavalcato da Cristo (?) con la spada in mano e accompagnato da un demone (?). In primo piano a destra si nota uno sgabello sul quale è appoggiato un libro aperto (Sogno di S. Martino). Il Santo, avvolto in un semplice drappo bianco è adagiato su una stuoia, si appresta a ricevere l'estrema unzione, circondato da un folto gruppo di astanti disposti a semicerchio e in posizioni dinamiche ed espressive. Nella zona superiore della scena si notano degli angeli che additano il Santo, ai lati di una luce intensa (Morte

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA muratura/ intonacatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Della Rovere Giovan Mauro Detto Fiammenghino (attribuito)
    Procaccini Camillo (1551/ 1629)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta degli affreschi che ornano una delle volte a sinistra del presbiterio e che anticipano l'altare dedicato a S. Martino. Gli affreschi, decisamente più guasti che quelli della volta che l'affianca malgrado le ridipinture di Luigi Morgari nel 1900, completano le "Storie di S. Martino", visibili in identici medaglioni nella precedente volta (vedi scheda n. 152) e realizzati visibilmente dalla stessa mano, con tutta probabilità Giovan Mauro della Rovere su disegni di Camillo Procaccini, in tempi situabili tra il 1609 ed il 1619 (cfr. scheda precedente). In modfo particolare le figure allegoriche poste nelle due cartelle al di sotto del primo e del terzop medaglione della volta in questione, mi pare rimandino con certezza alla mano del Fiammenghino, per il fare corsivo ed abbreviato ed il tratto nervoso che le caratterizza, soluzioni adottate con costanza dell'autore nelle scene di piccolo formato, per lo più inserite in minuscole cartelle, che accompagnano le sue imprese pittoriche a fresco. Corsività del tratto ed approsimazione, unite a una sincera vocazione al racconto di immediata leggibilità, che sono caratteristiche del Fiammenghino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267570
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Della Rovere Giovan Mauro Detto Fiammenghino (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Procaccini Camillo (1551/ 1629)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'