Isaia
dipinto,
Carracci Lodovico (1555/ 1619)
1555/ 1619
Ammantato in drappi rossi e blu è raffigurato un uomo che protende le braccia verso la parte sinistra del dipinto, tenendo un libro aperto ed una penna per scrivere. In primo piano giganteggiano le ginocchia del Profeta e due tomi sovrapposti. Alla sinistra, dietro il Profeta sbuca il volto paffuto di un putto che tiene una sega
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Carracci Lodovico (1555/ 1619)
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta dei due dipinti rappresentanti Profeti, esguiti da Lodovico Carracci per l'abside del duomo, che sormontavano un tempo le tele con la "Vergine che portata al sepolcro" e gli "Apostoli che trovano il sepolcro vuoto" sempre del Carracci, trasferiti in Francia nel 1804 e poi (1816) presso la Galleria Nazionale di Parma, e sostituite con le due tele di Gaspare Landi (cfr. schede relative). La tela, evidentemente strutturata per essere vista dallo spettattore dal basso, venne probabilmente eseguita tra il 1606 ed il 1609 quavdo il Carracci era a Piacenza per eseguire gli affreschi e le tele del presbiterio e del coro (cfr. schede relative) con interventi protesi iconograficamente ad esaltare la figura di Maria cui il Duomo è dedicato. Con un linguaggio coinvolgente che parte da moduli michelangioleschi ed utilizza l'incombere della massa del profeta sullo spettatore, sguardi diretti e un cromatismo intenso di marca veneta, Carracci porta avanti quella poetica degli "affetti" da lui tanto intensamente perseguita. Sino al 1853 (Pel un restauro di un dipinto di Camillo Pocaccino nella Cattedrale di Piacenza, Memorie di E. S. Z., Parma 1853, p. 11) si trovava ancora sulla parete del coro, le fonti locali però non segnalano più il dipinto sino alla guida del Tagliaferri (1964, p. 85) che lo dice appunto sulla controfacciata, dove oggi si trova. Non è pertanto precisabile quando vi giunse. Stando al Carasi (1780, p. 19) si trovava sopra la tela che raffigurava la "Vergine portata al sepolcro"; nel 1764 Fragonard ne produsse un'incisione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267520
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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