protiro di Wiligelmo (bottega), Nicolò (bottega) (prima metà sec. XII)

protiro,
Wiligelmo (bottega)
notizie 1099-1110
Nicolò (bottega)
notizie prima metà sec. XII

Il portale del protiro nord della facciata del Duomo di Piacenza è unanimamente considerato il frutto dell'ulteriore elaborazione dei modelli modenesi. Si articola, infatti, secondo una struttura digradante in sezioni angolate ed arrotondate. Nella zona inferiore, estremamente semplificata, trovano posto gli stipiti lisci con lo spigolo smussato ed una colonnina ed un pilastrino a sezione rettangolare per lato. Al colmo di ogni stipite è posto un blocco di pietra scolpito in entrambi i lati adiacenti in vista. Nella parete esterna si trovano due Virtù (schede nn. 9 e 11), in quella interna due Telamoni (schede nn. 10 e 12). Immediatamente sopra si trova l'architrave decorato con gli avvenimenti della "Nascita di Cristo" (scheda n. 3). Di fianco all'architrave, quasi a mediare la parte inferiore, semplicemente strutturata, con la superiore, più complessa e articolata, dei capitelli-mensola figurati (schede nn. 13 e 15), sono posti sui pilastrini e le colonnette a sostenere la modanature che circondano l'archivolto (scheda n. 2). La struttura del portale è racchiusa da un protiro a due piani sostenuto all'inferiore da colonne che si appoggiano su Telamoni, mentre nella parte superiore le colonne si impostano su leoni stilofori (schede nn. 19 e 20)

  • OGGETTO protiro
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    pietra arenaria
  • ATTRIBUZIONI Wiligelmo (bottega)
    Nicolò (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul protiro ed il portale nord esiste ormai una estesa bibliografia. Fra i testi più antichi si segnalano quello dell'Osten (1840, dvittes Eft, tf. XX) e un manoscritto (Cod. 479, Biblioteca Palatina, Parma). Porter (1917, p. 253) non colse la differenza stilistica fra questo portale e quello sud. La distinzione fu fatta dalla Krautheimer Hess (1928, p. 247) che assegnò il portale nord ad uno scolaro di Wiligelmo che conosceva sia Nonantola che Ferrara, datandolo al 1140. Il Robb (1930, p. 386) puntualizzò le somiglianze fra le figure dell'architrave del portale nord di Piacenza e quelle degli stipiti di Nonantola. Sulla base di rapporti stilistici e tutta una serie di identità tipologiche, asseriva la possibilità che la medesima mano avesse scolpito i due cicli. Sulla base del maggior sviluppo del panneggio e della più alta qualità del racemo dell'archivolto di Piacenza rispetto a quella nonantolana proponeva una data posteriore per Piacenza assegnando l'opera alla scuola di Wiligelmo (Robb 1930, p. 388), compresa la figura di "S. Giovanni Battista", Jullien (1945, p. 145) distinse invece fra l'Evangelista, copia dell' "Enoch" modenese ed il Battista (op. cit. 1945, p. 111), che assegnò a Nicholaus. Le figure di Piacenza sono fatte derivare da quelle modenesi senza il passaggio diretto per Nonantola (op. cit. 1945, p. 146, n. 3). Per Salvini ( 1956, p. 142) i rapporti fra i rilievi di Piacenza e quelli di Nonantola sarebbero iconografici e non stilistici. Viene ribadita la datazione a pochi anni dopo il 1122 ed i rilievi dell'architrave, gli archivolti, le figure dei capitelli-mensola e degli stipiti sono attribuite al Maestro degli Evangelisti di Nonantola. La Cochetti Pratesi (1984, p. 612) assegna l'esecuzione del portale e del protiro alla maestranza emiliana, che si forma a Modena ma assorbe vari elementi, in particolare borgognoni, che usa in modo abbastanza eclettico. Un diverso parere ha espresso Quintavalle (1973, p. 51) che non ritiene la struttura del protiro originaria e coeva alle sculture (non pertinente dunque al periodo lanfranchiano-wiligelmico). Quintavalle ribadisce infatti che il protiro sia il risultato di un'operazione più tarda collocabile alla fine del XII o agli inizi del XIII secolo. Quanto alle sculture, assegnate prima alla Scuola di Wiligelmo, sono state di recente attribuite da Quintavalle alla stessa mano di Wiligelmo (Quintavalle 1984, p. 831). Durante i restauri condotti da Camillo Guidotti fra il 1899 ed il 1902, fu restaurato l'architrave (scheda n. 3) e fu rifatto il tetto dell'edicola più alta (Gigli 1985, p. 287)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267456
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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