natività di Gesù

dipinto,

Affresco a forma di lunetta comprensivo del massello murario, tenuto insieme nel retro da grossa struttura lignea. La scena ha per fondale un'architettura di mattoni in rovina aperta da arco da dove si intravedono il bue e l'asinello. In primo piano è Maria inginocchiata, la tunica è rosata coperta da rivestimento in stucco imitante un broccato, già dorato. Il manto è azzurro, disseminato di stelle dorate e di "AVE", il velo sul capo è bianco. La Vergine è in atto di adorare il Bambino giacente ignudo sul bordo del suo mantello. Vicino tre angioletti in tuniche bianche, azzurre, rosse, già rivestite di stucco dorato, le alucce iridescenti in bianco, giallo e rosso, le aureole dorate. A destra è S. Giovanni Evangelista con barba e capelli bianchi, il mantello soppannato di verde, tiene tra le mani il libro dei Vangeli con copertina verde. A sinistra è S. Giuseppe con veste grigia rivestita di pastiglia dorata, ora annerita, imitante un broccato, il manto rosso. Dietro accenno di paesaggio verde con montagne e alberelli e a sinistra un cartiglio bianco che reca iscritto il nome del committente

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Loschi Bernardino (1460 Ca./ 1540)
  • LOCALIZZAZIONE Carpi (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già sull'altare maggiore della chiesa della "Sagra" (Pieve di S. Maria in Castello), ma proveniente da altra collocazione, come dimostra l'antico taglio del massello murario, è ricordato in detta sede dai vecchi descrittori ottocenteschi (Guaitoli 1865; Sammarini; Guida 1875; Franciosi 1877; Semper 1882; Sammarini 1888). Giunse nel Museo nel 1914 (Bollettino Arte 1914; Museo Carpi 1914; Nannini 1953). La scritta con il nome del committente Rodolfo Priori, morto nel 1506, permette una datazione dell'opera ed un raffronto storico con la grande tavola, già in S. Nicolò ed ora nel Museo, dello stesso Loschi (cfr. scheda OA Catalogo Generale n. 08/00233865). Opera quindi dell'inizio del XVI secolo, tipica nella configurazione della scena e nella resa pittorica come le altre dipinte dall'artista. L'affresco è stato pubblicato, dopo il restauro, da Garuti (in Restauri patrimonio 1982; Garuti 1984) che, oltre alla bibliografia completa, sottolinea il debito culturale e formale dell''opera nei confronti degli affreschi di Jacopo Loschi, padre di Bernardino, a Sanguigna di Colorno (Cfr. Quintavalle 1962)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800233869
  • NUMERO D'INVENTARIO depositi, n. 2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - M. RODULFO/ PRIORI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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