natività di Gesù

dipinto, 1506 - 1506

La scena si svolge all'aperto: a sinistra edificio in mattoni e capanna in scorcio dal tetto di paglia su cui sono tre angioletti dalle alucce dorate che cantano tenendo un foglio di musica. In primo piano Maria inginocchiata adora il Bambino ignudo appoggiato al suo mantello, ha tunica rosa carico e manto azzurro grigiastro, soppannato di verde, adorno di fregi e dell'iscrizione "AVE" dorati di stucco rilevato. Nel fondo il bue e l'asino grigio. A destra, inginocchiati, S. Giovanni Evangelista dalla barba grigia fluente, con tunica rossa e manto verde e S. Giovanni Battista drappeggiato su stoffa rosa arancione. Nel fondo paesaggio montuoso con pastori e castelli e la cavalcata dei Magi in ricchi costumi multicolori su cavalli bianchi, neri, marroni, ed abbondanti decorazioni di pastiglia dorata. Il cielo è azzurro intenso, solcato dalla stella cometa dorata. Il terreno in primo piano è cosparso di arbusti e ramoscelli fioriti, policromi, azzurri e rossi. Sulla destra della raffigurazione è il ritratto del committente inginocchiato e a mani giunte, vestito di nero. La struttura del dipinto è costituita da sette tavole verticali. In cornice moderna, di esecuzione tardo ottocentesca di legno dipinto in scuro, con la superficie piatta dipinta in oro con fregi di stile rinascimental

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola
  • ATTRIBUZIONI Loschi Bernardino (1460 Ca./ 1540)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giulio Ferrari"
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Pio
  • INDIRIZZO piazza dei Martiri, 68, Carpi (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Citato nella chiesa di S. Nicolò, ma di autore ignoto, da Tornini, fu assegnato, quando si trovava nella raccolta Foresti, a Bernardino Loschi da Spinelli (1902), Foresti (1912), Bollettino Arte (1914), Ferrari (1931) e Nannini (1953). La provenienza dalla Cappella Priori in S. Nicolò, la committenza di Rodolfo Priori e le vicende successive sono state indagate per la prima volta da Garuti (Opere arte 1980), che ha presentato il dipinto dopo il laborioso restauro che ha recuperato la figura del committente e quella di S. Giovanni Battista, quest'ultimo trasformato in una Sant'Anna, certamente in relazione alla mutata dedicazione della cappella nel XVIII secolo, dal titolo del Presepe a quello di Sant' Anna. Prima del restauro il dipinto si presentava alterato da antichi rifacimenti e con la superficie screpolata. La pulitura ha permesso il recupero dell'originale stesura pittorica, che si è dimostrata molto lacunosa per vecchie spellature e cadute di colore. Si sono persi tutti i mezzi toni di rifinitura. Oltre al S. Giovanni Battista, rozzamente trasformato in Sant'Anna nel Settecento, è riapparsa, sotto un paesaggio informale, la figura del committente, Rodolfo Priori. L'analisi critica dell'opera, caratteristica dei modi del Loschi, arcaicizzante e quattrocentesca, permette l'inserimento dell'artista in area culturale ferrarese (la tipica pittura devota di corte del primo Cinquecento estense), con rimandi alla sua formazione lombarda e mantegnesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800233865
  • NUMERO D'INVENTARIO A/140
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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