morte di Virginia

coppa, ca 1535 - ca 1535

Coppa in maiolica policroma istoriata. All'interno la scena rappresenta Virginia accasciata sul pavimento con ferite sanguinanti al petto e il padre Virginio con il pugnale che si sta rivolgendo ad Appio Claudio seduto e accompagnato da altri personaggi; ai lati, edifici di sghembo che conchiudono lo sfondo; dipinto in turchino, nero, arancio, giallo, verde e violetto. All'esterno troviamo due filetti gialli presso l'orlo e legenda all'interno del piede

  • OGGETTO coppa
  • MATERIA E TECNICA maiolica/ smaltura stannifera/ pittura
  • MISURE Diametro: 27.5 cm
    Altezza: 6 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Durantina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Musei
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ciotola, di probabile provenienza dal mercato antiquario, in quanto acquistato, dietro finanziamento del Ministero dell'Istruzione Pubblica, presso il collezionista modenese Giuseppe Giusti dall'Accademia di Belle Arti di Modena integrata alla Galleria Palatina (oggi Estense), ha avuto una fortuna critica molto scarsa, poichè pubblicata per la prima volta nel 1979 con l'attribuzione ad un maestro nella bottega di Guido Merlino intorno al 1540 (Liverani F. 1979). Riporta il brano della storia romana dell'uccisione della giovane Virginia da parte del padre per sottrarla alle insidie di Appio Claudio (Tito Livio, Ab urbe condita, III, 48) e ispirato sul piano iconografico, riguardo alla figura di Virginia, della cosiddetta "battaille au coutelas" del Caraglio (Ravanelli Guidotti C., Le ceramiche della Galleria Estense, Colloqui sulle antiche raccolte estensi (Per un Museo Immaginario Estense), 21 maggio 1987, c.s.). Secondo la Ravanelli Guidotti la ciotola è ascrivibile all'ambito di Guido Durantino, figlio di Nicola da Urbino già detto il Pellipario e attivo a Urbino tra il 1525 e il 1576, per gli stretti legami formali e stilistici con un nucleo di piatti individuati da Liverani all'interno della Collezione Strozzi di Firenze. I confronti suggeriti sono del tutto convincenti per l'impostazione scenica con architetture a mò di quinte campite su fondo scuro, per la stesura cromatica, e per la tipologia delle figure, che in questo esemplare sono riprese con i toni concitati della tragedia. La mano dello stesso maestro è rinvenibile in un'altra coppa già allo Schlossmuseum di Berlino (Hausmann 1974). Allo stesso ambito è riconducibile la coppa con putti danzanti della collezione estense (vedi scheda 0800229223)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800229225
  • NUMERO D'INVENTARIO inv. 1995
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2012
  • ISCRIZIONI sul fondo esterno - Prima morir che viver com/ vergogna - corsivo - a pennello - italiano volgare
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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