ancona di Nani Angelo (sec. XVII)

ancona, post 1607 - 1610

Perduta la mensa e il grado d'altare che in origine facevano parte del complesso, rimane il blocco addossato alla parete al di sotto dell'ancona. Il basamento e la fascia mediana presentano tarsie marmoreee di pietra nera o rossa su fondo bianco. Il tabernacolo a tempietto al centro del dossale è in pietra nera e policroma nei pilastrini, bianca e rossa nello zoccolo e coronamento. Nell'ancona due semicolonne composite, scanalate e con costole dorate, inquadrano al tela affiancate da analoghe lesene; gli intercolumni ospitano tarsie marmoree a motivi geometrici in pietra nera, rossa e gialla su fondo bianco. La soprastante trabeazione segue un moto spezzato (aggettante in corrispondenza delle semicolonne) e reca nel fregio tarsia marmorea a volute, mezzelune e stelle su fondo bianco; in pietra nera architrave e cornice, a dentelli, olive e modiglioni. Il fastigio è a frontone trilobo spezzato, con coronamento ad arco curvilineo spezzato: nel timpano lapide nera con dicitura e ornamentazioni (stelle e gigli) in oro

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA marmo nero antico/ scultura
    PIETRA
  • ATTRIBUZIONI Nani Angelo (notizie 1578/ 1612)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il complesso di altare e ancona, realizzato da certo Angelo Nani tra 1607 e 1610 (su commissione della Congregazione dell'Immacolata Concezione e pe un compenso di £. 4000 imperiali, è oggi mutilo della parte inferiore, ove erano parti di notevole interesse come il paliotto in scagliola, ancora documentato nella schedatura del 1939. Anche la mensa e il grado vennero eliminati nel 1969 nell'ambito dell'applicazione delle norme liturgiche conciliari: come ricorda l'inventario del 1842 la mensa era di legno e l'alzata si componeva di due gradini di marmo. Tanto per le soluzioni formali, quanto per l'inserimento nel complesso decorativo della cappella, questo lavoro nelle sue parti originarie è di notevole interesse: domina un elegante dinamismo in tutti gli ordini dell'alzato e una pausata alternanza delle notazioni cromatiche di base (i due colori neutri) ravvivata dal calibratissimo innesto di tinte calde (oro e rosso). Il frontone poi, con il sobrio utilizzo di linee curve innestate su quelle rettilinee, realizza efficacemente il raccordo all'architettura della cappella, giocata anch'essa sull'innestarsi di forme sferiche e arcuate sulla scatola spaziale parallelepipeda del vano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800154615
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nella tabella del frontone - FULCITE ME FLORIBUS - lettere capitali - A INCISIONE/ A PENNELLO - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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