capitello composito, elemento d'insieme di Reti Domenico (terzo quarto sec. XVII)
capitello composito,
ante 1664 - ante 1664
Reti Domenico (notizie 1663-1687)
notizie 1663-1687
Il capitello, a base quadrata, biforca l'angolo in due estremità, dalle quali si affacciano volti di putti alati, in coppia, sempre variati sia nella posizione e nella espressione. Intorno al giglio fiorentino posto al centro di ogni faccia del capitello sono riccioli, foglie ed un grappolo d'uva alla sommità del quale si schiude una rosa
- OGGETTO capitello composito
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MATERIA E TECNICA
stucco/ modellatura/ incisione/ pittura
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MISURE
Profondità: 60
Altezza: 40
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ATTRIBUZIONI
Reti Domenico (notizie 1663-1687)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Oratorio di S. Ilario
- INDIRIZZO Strada Massimo D'Azeglio, 43, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli stucchi dei capitelli, come le opere plastiche del monumento a Tanzi, sono state eseguite da Domenico Reti entro il 1664, procedendo di poco l'affrescatura. In origine completamente policromati, oggi ne mantengono solo poche tracce. I Reti, originari di Lamo sul Lago di Como, operarono a Parma nel '600 e nel primo quarantennio del '700. Il più attivo fu Luca, presente a Parma nel 1612, che intervenne al Teatro Farnese; era padre di Francesco Maria, pittore che coadiuva il Conti nell'affrescatura dell'Oratorio. Domenico è figlio di Giambattista Reti, fratello di Luca, la cui presenza è accertata a Parma nel 1663-1664 quando modella le statue del monumento a R. Tanzi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800151318
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0