presentazione di Gesù al tempio

dipinto, 1600 - 1624

Personaggi: Gesù Bambino; Maria; San Giuseppe; Sant'Anna; San Carlo Borromeo. Attributi: (San Giuseppe) bastone. Attributi: (San Carlo Borromeo) vesti cardinalizie. Figure: sacerdote. Architetture: tempio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lucchi Francesco (1585/ 1632)
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pala rappresenta la presentazione di Gesù Bambino al tempio di Gerusalemme da parte di Giuseppe e Maria: al centro della raffigurazione vi è infatti la Vergine genuflessa che porge il Bambino all'anziano sacerdote con la mitra lunata sul capo. All'evento partecipano anche sant'Anna e san Carlo Borromeo raffigurato con i tipici abiti cardinalizi. L'inventario del 1843 segnala per la prima volta la presenza di questo dipinto all'altare della nuova cappella consacrata a sant'Antonio Abate che, insieme a quella di san Domenico posta dirimpetto, era stata eretta in occasione dei lavori di rifacimento ed ampliamento della chiesa attuati da maestranze locali tra il 1832 e il 1837 (cfr. Inventario...1843, c. 1 v. e M. B. 1980, p. 19). Non sono note le vicende riguardanti la commissione o la provenienza dell'opera, presumibilmente pervenuta grazie all'interessamento di don Giuseppe Bricoli, parroco di Cozzano dal 1812 al 1860 ed infaticabile promotore del completo recupero dell'antica pieve. La tela è ascritta da Cirillo e Godi (1985, pp. 80-82) al pittore fidentino Francesco Lucchi (1585-1632), fedele allievo insieme al fratello Giulio Cesare del pittore cremonese Giovan Battisti Trotti detto il Malosso (1556-1619), che si avvale di un disegno di analogo soggetto fornitogli con ogni probabilità dal maestro stesso -ora conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze (inv. 1480 F, mm. 342x246)- secondo una prassi non infrequente tra i numerosi collaboratori dell'attivissima bottega del cremonese (cfr. Di Giampaolo 1974, p. 19, fig. 22; Cirillo-Godi 1986, p. 259; Tanzi 1999, p. 70). Tale fortunato foglio viene tra l'altro fedelmente ripetuto anche in un ciclo di affreschi raffigurante i "Misteri del Rosario" nella parrocchiale di Scandolara Ravara a Cremona ed ancora ripreso in alcune sue parti dallo stesso Lucchi nella pala di omonimo soggetto dipinta tra il 1615-20 per la chiesa di Santa Maria in Borgo Taschieri ed ora in Santa Croce a Parma (cfr. Di Giampaolo 1974, p. 19, fig. 24 e Cirillo-Godi 1985, pp. 80-82). Nella pala di Cozzano il Lucchi ricopia con perizia il disegno in ogni sua parte con la sola variante dell'inserimento all'estrema destra della figura di san Carlo Borromeo, morto a Milano nel 1584 e solennemente canonizzato nel 1610, senz'altro su precisa richiesta dell'ignoto committente. Il ricorso continuato a modelli malossiani, puntualmente rimarcato dalla critica, caratterizza tutta la produzione per ora nota del pittore fidentino, che ripete in maniera più o meno pedissequa e con evidenti limiti qualitativi i modi pittorici e compositivi del maestro senza tuttavia raggiungere una personale e sicura cifra stilistica (cfr. Cirillo-Godi 1985, p. 80 con bibl. prec. e Fornari Schianchi 1993, p. 51)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800124887
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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