Moltiplicazione dei pani e dei pesci

dipinto, 1675 - 1675

Il dipinto è collocato entro una ricca cornice intagliata con racemi dorati su fondo scuro

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Galli Pietro (notizie 1673-1675)
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Ottolenghi (1903) attribuisce questo quadro, insieme agli altri due presenti nella cappella, al pittore piacentino Pietro Galli definendoli "opere non spregevoli". Il Thieme- Becker (1920, vol. XIII, p. 120) si limita giustamente ad assegnare al Galli solo questa tela e quella sulla parete a fronte raffigurante "La raccolta della manna", ma non la pala d'altare (opera di Jacopo Ferrari). L'Aimi (1977), dopo aver ricordato come stranamente i due quadri risultassero attribuiti a Benedetto Marini (pittore urbinate naturalizzato piacentino) in un articolo anonimo del 1855 sulla "Gazzetta di Parma", pubblica i documenti conservati presso l'Archivio Parrocchiale relativi ai dipinti chiarendo definitivamente il discorso attributivo: tuttavia, diversamente da quanto lui letto la data del documento relativo al quadro in esame risulta corrispondere secondo Frabetti (schedatura 1980) al 10 giugno 1675 e non al 1673 come pubblica Aimi. Anche in quest'opera, che sarebbe dunque la più tarda, il Galli, propone un'affollata composizione, con disposizione paratattica delle figure su due piani paralleli, la cui rigidezza si allenta solo grazie ad alcune notazioni episodiche. La Longeri (1993) sottolinea come "Nei paesaggi con presenze arboree e nuvole investite dalla luce" paia di cogliere suggestioni dalla "Moltiplicazione dei pani e dei pesci" dipinta da Benedetto Mariani nel 1625 per il refettorio del convento dei Francescani in Piazza Cavalli a Piacenza (ora in San Francesco sulla controfacciata), il che potrebbe spiegare l'errata attribuzione ottocentesca riportata dall'Aimi. L'opera del Galli, sulla scia del Marini, si caratterizza per una visione cordiale ed affabile del racconto sacro, ricca di episodi narrativi, come sottolineano P. Ceschi Lavagetto e C. Longeri Corradini (1997). La figura di questi pittore è ancora poco nota e documentata con certezza per ora solo dai dipinti di Fiorenzuola: si deve a G. Fiori (1972, 1994) la recente individuazione delle date di nascita a morte (1645-1729) come pure la notizia della sua origine milanese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103748
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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