Mosè mostra il serpente di bronzo agli ebrei
dipinto
A sinistra della composizione, Mosè, in piedi e rivolto verso l'osservatore, indica un alto tronco sul quale è avvinghiato il serpente di bronzo. In primo piano, sono raffigurati gli ebrei nell'atto di contorcersi al suolo, stretti tra le spire dei serpenti. In secondo piano si scorgono i redenti esultanti. La scena si svolge sotto un cielo cosparso di nubi, interrotte, a tratti, da violenti bagliori di luce
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Crespi Giuseppe Maria Detto Spagnolo (1665/ 1747): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La critica crespiana ha espresso pareri contrastanti in merito alla datazione del dipinto. Carlo Volpe (1972) e Mira Pajes Merriman (1980) ritengono che l'esecuzione del dipinto sia da ascrivere agli anni '30 del Settecento, ovvero nell'età più matura del Crespi, in considerazione di analogie stilistiche con opere quali "Giosuè ferma il sole", eseguita tra il 1737 e il 1738 per la cappella Colleoni di Bergamo, e il "Sant'Anselmo" del Louvre, entrambe caratterizzate dall'iterazione delle figure che si contorcono a terra, in primo piano. In occasione della mostra "Giuseppe Maria Crespi", tenutasi a Bologna nel 1990, il dipinto in esame fu accostato al "Sant'Antonio tentato dai demoni" della chiesa bolognese di San Nicolò degli Albari, eseguito su commissione del conte Carlo Cesare Malvasia ed esposto, secondo quanto tramanda Luigi Crespi, nel 1690. La postura e i gesti dei demoni, che vengono ripresi nell'esecuzione degli ebrei disposti in primo piano nel "Mosè", indussero Giordano Viroli (cat. mostra, 1990) ad anticipare di oltre un trentennio la realizzazione di quest'ultimo dipinto, ovvero in anni immediatamente successivi alla tela della chiesa degli Albari, comunque entro l'ultimo decennio del XVII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800066509
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0