storie di San Francesco, Annunciazione, incoronazione di Maria Vergine, Dio padre, Crocifissione, Santi
Nella predella sono 9 storie di San Francesco. Seguono una prima serie di nicchie con le statue di Sant'Antonio da Padova, Sant'Antonio abate, San Petronio, San Giovanni battista, San Domenico, San Ludovico di Tolosa, San Giacomo apostolo, il beato Guido Spada. Nella seconda serie di nicchie, pi- piccole, sono le statue a mezza figura di Sant'Agostino, Sant'Elisabeta d'Ungheria, San Lorenzo, San Pietro, San Paolo, San Bartolomeo, Santa Chiara, San Gemignano. Nella grande nicchia centrale troviamo l'Eterno benedicente. Da queste ultime nicchie spuntano otto pinnacoli, terminanti con un busto di profeta. Sulla grande nicchia centrale ne poggia un'altra che ospita la statua della Vergine col Bambino sormontata a sua volta da un altro pinnacolo terminanti con un fiorone su cui poggia il Crocifisso con la Vergine e san Giovanni. Agli angoli della pala vi sono due pilieri ottagoni con due edicolette ospitanti le statue della Vergine e dell'arcangelo Gabriele nel momento dell'annunciazione
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Dalle Masegne Jacobello (notizie 1383-1409): esecutore
Dalle Masegne Pierpaolo (notizie 1383/ Post 1403)
Chelli Carlo (1807/ 1877)
- LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sconsacrata la chiesa di San Francesco (1798) le parti di questa pala furono portate in San Petronio nella cappella del marchese Antonio Amorini Bolognini. Quindi nel 1845 furono riportate nella chiesa francescana e ricomposte nel 1901. Gi... nel 1590 la pala era stata scomposta e poi risistemata. Qualche statua, nel corso di questi cambiamenti, è andata perduta, qualcun'altra distrutta. Il crocifisso della cuspide centrale fu sostituito gi... nel 1603 da uno in legno realizzato dall'intagliatore fiorentino conosciuto come Michele, quello odierno, in scagliola è databile al XIX secolo. La Vergine col Bambino sono del carrarese Carlo Chelli (1884). Il contratto per l'esecuzione della pala, da collocarsi sull'altare maggiore della chiesa di San Francesco in Bologna, fu firmato il 16 novembre 1388 alla presenza d'entrambi i fratelli Jacobello e Pier Paolo Dalle Masegne. Nonostante questo, per ragioni stilistiche, Renato Roli crede che l'opera debba attribuirsi al solo Pier Paolo. Lo studioso, inoltre, giudica non autentiche le statue di Sant'Antonio da Padova (posto nella nicchia di sinistra dell'ordine inferiore), di Sant'Elisabetta e di San Lorenzo (seconda e terza nicchia da sinistra, nell'ordine superiore). Per il Roli la parte migliore della pala e la pi- antica è quella inferiore in considerazione della qualit... delle sculture, mentre ritiene la Madonna annunciata (posta nell'edicola di destra) il capolavoro del maestro veneziano. Nel suo complesso la "pala marmorea" di San Francesco, nonostante i rifacimenti subiti (che riguardano anche la parte strutturale della "macchina") appare geniale dal punto di vista compositivo, ben eseguita "rendendo quasi l'effetto di trasposizione su sala grandiosa di un prezioso intaglio eburneo, e ponendosi come testo fondamentale per la storia della scultura a Bologna [...] (Roli 1964). Renzo Grandi, infine, ha indagato il rapporto tra i committenti e gli artisti, circa l'esecuzione dell'opera che, per la sua "novit... " rispetto alla tradizione locale, fu causa di incomprensioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800055123
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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