Stazione III: Gesù cade sotto la croce la prima volta

dipinto,

Personaggi: Gesù Cristo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Fancelli Pietro (1764/ 1850): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Figlio dell'ornatista e quadraturista Petronio, Pietro è coinvolto nella serie di Bazzano con due dipinti: Gesù cade sotto la croce la prima volta e Gesù incontra la Madonna. La sua attività, spesso in collaborazione col padre, ebbe un carattere versatile: le fonti tramandano, infatti, il suo impegno per realizzare oltre che ritratti e dipinti di vario contenuto (sacro, mitologico, storico, ...), anche affreschi e sipari teatrali (Bergomi 1989, p. 711). Nell'ambito di questa attività, fra i numerosi lavori lasciati in molti palazzi, case e ville, le fonti ricordano l'opera prestata sempre a Bazzano nel 1794 per gli affreschi della villa del marchese Tanari. La sua produzione sacra, diffusa su tutto il territorio bolognese e di vasta portata, registra una particolare attenzione per i temi collegati alla passione di Cristo: oltre alle due tele di Bazzano, Fancelli si misura con i momenti della Via Crucis in altre occasioni. Nel manoscritto autografo conservato presso la Biblioteca dell'Archiginnasio, in cui Fancelli elenca le opere più prestigiose realizzate fra il 1785 e il 1837, è annotata con riferimento all'anno 1805, l'esecuzione di due interi cicli, l'uno su commissione del parroco Don Casarini per la chiesa di san Lorenzo di Porta Stiera e l'altro, spedito in "Alessandria della Paglia", per il padre cappuccino Piana (Ms B3365, nn. 35-36). Nello stesso documento si rinviene la notizia di due stazioni per la "chiesa di S. Stefano", ("nella Cappella del Calvario": Ms B3365, n. 37), senza specificazione della città, che potrebbero essere identificate nelle tele di Bazzano. Sopravvive, infine, un terzo ciclo completo di Via Crucis, di mano dell'artista, esposto nella chiesa parrocchiale di Castelguelfo presso Bologna (Roli 1977, p. 257). Inserito dunque nel contesto di rinnovato sentimento di devozione per la passione di Cristo, l'artista svolge l'azione della prima caduta di Gesù con potente accentuazione del dramma. La concentrata tensione della composizione concatena i gesti di Cristo, del soldato e della figura che regge la croce, quasi legandoli nel meccanismo di una girandola. Il moto sferzante dell'azione pare ruotare al rallentatore e tocca l'apice nell'impennarsi sinistro della croce che tende a ribaltarsi verso il fedele. La soluzione scenica di grande effetto si appiglia, inoltre, ad altri frammenti di folgorante verità: la corda lanciata attraverso il corpo di Cristo, sgranata nelle sue fibre ritorte, il nitore delle spine della corona, definite in contrasto con la luce dell'aureola, contribuiscono, insieme al punto di vista ravvicinato, a restituire i valori di tangibilità del racconto in una tumultuosa proposizione del soggetto che pare quasi prefigurare aspetti di una romantica percezione del sacro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800053392
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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