San Vincenzo Ferrer risuscita un fanciullo
pala d'altare
1732 - ante 1734
Creti Donato (1671/ 1749)
1671/ 1749
Il Santo è in piedi sulla destra, di profilo, in tonaca bianca e manto nero, la simbolica fiammella sul capo, la mano destra protesa; dietro lui, sullo stesso scalino, un vecchio, un frate e, nel fondo, un'alta colonna. Nel centro, a terra, il bambino risuscitato, ignudo, tende la mano verso san Vincenzo; dietro, è in piedi la madre a braccia spalancate, in veste verde e manto rosso, affiancata da una donna. In primo piano, a sinistrea, è ingibnocchiato il padre, in ampio manto azzurro. Nel fondo, uomini e donne, la grande cuola e il campnile della basilica
- OGGETTO pala d'altare
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Creti Donato (1671/ 1749): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
- INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pala appartiene al periodo tardo di Donato Creti e alla serie delle committenze ecclesiastiche per dipinti di soggetto sacro e di ampia dimensione. Sono riconoscibili alcuni stereotipi, anche fisionomici, ricorrenti nella produzione dell'artista. La "Guida di Bologna" del 1732 informa dell'avvenuta commissione dell'opera al Creti e la "Cronica di Bologna dal 1690 al 1761" scritta da Giovan Battista Beliotti (BCA, ms. B 1163, c. 159) ricorda che il quadro del Creti fu scoperto il venerdì 25 dicembre 1734. La collocazione della pala fu celebrata anche in un sonetto anonimo pubblicato nel 1734. La pala è citata anche nelle Guide di Bologna del 1755, 1766, 1782 e 1792. La seconda cappella a destra fu concessa ad Antonio Cavazza, che si impegnò a collocarvi la pala già richiesa al Creti, a pagare l'artista, ed a provvedere al paliotto, al cancello di ferro ed agli altri ornamenti necessari, il 12 aprile 1733. A seguito della ristrutturazione del Dotti, la pala d'altare del Facini e il patronato della famiglia Landi, cui pertineva la seconda cappella a destra, furono spostati alla terza cappella a destra (già Luchini). Dopo tali lavori la cappella Cavazza occupò parte di quella che era la cappella Landi e parte di quella che era la cappella Luchini
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800024675
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1997
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0