Busto del cardinale Lorenzo Raggi

scultura,

Busto scolpito a tuttotondo, collocato su piedistallo cilindrico sagomato. L'effigiato, vestito con talare e tricorno cardinalizio, è ritratto di di tre quarti, mentre rivolge lo sguardo verso sinistra

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scalpellatura, trapanatura, levigatura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto inedito del cardinale Lorenzo Raggi (Genova, 1615-1687) è pervenuto nel 2022 alle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola grazie alla donazione della famiglia Salvago Raggi. L’effigiato, nipote del cardinale Ottaviano Raggi, intraprese la medesima carriera ecclesiastica dello zio e fu elevato alla porpora nel 1647. Nella raccolta "Effigies” del 1658 con ritratti di cardinali incisi da Giuseppe Maria Testana, genovese attivo a Roma, si trova anche la stampa dedicata a Lorenzo Raggi, dove il cardinale mostra la medesima pettinatura e lo stesso taglio di baffi con pizzetto che caratterizzano anche il busto marmoreo (una stampa si conserva al Museo Nazionale di Capodimonte, inv. IGMN 96396, cfr. scheda OA 1500340046; anche il Rijksmuseum di Amsterdam possiede una stampa del ritratto, inv. RP-P-1991-17-19, ma in una versione successiva: qui il cartiglio - evidentemente riscritto - ricorda Raggi come presbitero della chiesa romana dei Santi Quirico e Giulitta, tra il 1664 ed il 1679). Ponendo a confronto l’incisione con la scultura - al netto delle riserve determinate dall’impiego di differenti medium e da una possibile idealizzazione fisiognomica nel marmo - il busto di Palazzo Spinola sembra raffigurare un uomo più giovane dell’imbolsita figura della stampa. Proveniente dal palazzo genovese di Giovan Battista Raggi e recentemente individuato da Anna Orlando, anche il ritratto pittorico di Lorenzo Raggi attribuito ad Anton Maria Vassallo (eseguito forse in occasione dell’elevazione alla porpora), mostra qualche scarto con le sembianze del marmo Spinola, ma ritornano pienamente la pettinatura e il modo di portare baffi e pizzetto (Orlando 2009, l’opera è passata in Asta Boetto, Genova, 23 febbraio 2009, lotto 68). Evidentemente eseguita dopo il 1647, l’opera in esame potrebbe essere ricondotta al locale ambito ligure, anche se non è da escludere un’eventuale esecuzione nell’ambiente romano di metà secolo, dove risiedeva lo stesso cardinale Lorenzo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377370
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL.GE 5740
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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