altare maggiore, opera isolata - ambito ligure (ultimo quarto XVII sec)

altare maggiore post 1670 - ante 1699

Si tratta di un pregiato altare di marmo nero e bianco caratterizzato da colonne tortili, un fastigio piuttosto elaborato, un paliotto semplice e caratterizzato da linee squadrate, da un tabernacolo parzialmente ravvivato da inserti marmorei anche colorati e rifinito da riccioli e volute. La presenza delle due colonne tortili, utili a conferire maggior dinamismo, insieme alla tipologia di decorazioni e al campionario di ornati prescelti, aiutano a datare l’insieme all’ultimo quarto del XVII secolo, in sintonia con quanto accade in numerose altre chiese e cappelle genovesi. Anche il fastigio, arricchito da volute a ricciolo, puttini e teste d’angioletti a incorniciare una cartella sagomata, sono soluzioni proprie di macchine ormai “rinnovate”, tipiche della produzione locale dagli anni Settanta del Seicento in poi. Come sarà poi pienamente dal XVIII secolo, l’impegno è quello di comunicare la percezione del sacro attraverso un impianto teatrale, di grande coinvolgimento e impatto. Fa parte dell'altare anche una balaustrata in marmo bianco, posta dinnanzi alla mensa e caratterizzata da 7 colonnine per parte di cui 5 intere e due a metà. La balaustrata misura 70 cm in altezza; ha una profondità pari a 24 cm e una larghezza di 376 cm

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