Madonna Addolorata. Vergine Maria

dipinto, post 1740 - ante 1760

La tela raffigura la Vergine Addolorata come lascia intendere il pugnale conficcato nel petto. La figura, incoronata da testine d'angeli e da raggi di luce e accompagnata da un angioletto che la cinge, è inserita in una finta nicchia, parte di una struttura architettonica che si può solo immaginare e che sembra volerle dare l'aspetto di una statua animata dal momento che anche i suoi piedi poggiano su un piccolo piedistallo. La parte alta della tela si presenta oggi centinata probabilmente in ragione di un passato adattamento o inserimento in una cornice già esistente. Alcune scelte formali e stilistiche - come il sinuoso movimento con cui è descritto il corpo della Vergine o la gestualità con cui sembra presentarsi e offrirsi allo sguardo del riguardante - permettono di proporre una datazione intorno alla metà del XVIII secolo, in sintonia con scelte tipiche di quel periodo. L'espressione del volto non tradisce però alcun sentimento e le qualità pittoriche che oggi, grazie al recente restauro, si possono conoscere e ammirare sembrano lasciare spazio alla possibilità che l'esecuzione sia avvenuta in area genovese, forse nell'ambito di casa Piola, fucina di numerosi talenti. In particolare sembrerebbe possibile ipotizzare la specifica mano di Paolo Gerolamo

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