altare maggiore, opera isolata - ambito ligure (sec. XVIII)

altare maggiore,

L'altare presenta un paliotto bombato e vaschiforme al cui centro è uno scudo marmoreo recante una figura maschile seduta su un fianco. La scelta dei marmi comprende il bianco di Carrara e alcuni brecciati ben tarsiati in corrispondenza del paliotto e della gradinata. Ai lati, all'altezza della mensa, sono due teste cherubiche fungenti da telamoni. Una successiva coppia di cherubini la troviamo in corrispondenza del terzo gradone. Al centro è da notare il doppio tabernacolo, quello più in alto è impreziosito da uno sportello metallico con dipinta la "Ressurezione di Cristo"

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intarsio/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Costarainera (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La foggia settecentesca dell'altare maggiore dotato di doppio tabernacolo, caratteristica non infrequente nella Liguria del XVIII secolo per una certa influenza francese, è coerente con i lavori di sistemazione per l'allungamento del coro che permisero di trasformare definitivamente il piccolo oratorio di San Giovanni Battista in parrocchiale. Questo per meglio assecondare le esigenze di una popolazione che trovava scomoda l'antica chiesa di Sant'Antonio, ormai relegata al semplice rango di cappella cimiteriale. Il 28 luglio 1709 fu posta la prima pietra delle fondamenta del nuovo coro. La notizia è riferita dal "Libro dei conti della chiesa. 1707-1789" con la precisazione che procedette all'ingrandimento perchè il precedente edificio "minacciava rovina assai con pericolo delle persone". A prendere l'iniziativa fu il reverendo Gio Batta Rainero, nella sua qualifica di "rettore di Sant'Antonio", che morì il 21 gennaio 1734. Il suo lungo ufficio a Costarainera, docuemntato almeno dal 1709, oltre ad investirlo del ruolo di committente dei lavori d'ampliamento ci consente di identificarlo quale fautore degli interventi di abbellimento degli interni. I lavori durarono una dozzina d'anni. Nel 1713 furono trasferiti da Sant'Antonio gli altari della Madonna del Carmine e dell'Addolorata. Nel 1720 l'altare maggiore. Sempre nel "Libro dei Conti (...)" sono segnate le spese per l'acquisto dei ferri necessari a fissarvi l'ancona di San Giovanni Battista e per il rifacimento del pavimento. L'altare fu presumibilmente rimaneggiato agli inizi del XIX secolo come lascia intendere l'iscrizione posta sul retro della mensa recante delle iniziali puntate ed una data
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700207660
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • ISCRIZIONI sul retro - S.O. / A.P. 1804 - lettere capitali - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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