nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria/ San Gottardo / San Sebastiano / Pietà/ Annunciazione

trittico, 1500 - 1549

Tutto il fondo del trittico è dorato e decorato , la cornice seicentesca che lo contorna è delimitata lateralmente da lesene con decorazioni dorate fitomorfe, motivo che si ripete anche nella trabeazione. La tripartizione è segnata da due colonnine modanate dortate sulle quali si impostano tre archi a tutto tondo. La cimasa è invece tripartita da lesene analoghe alle laterali e conclusa da due volute anch'esse dorate

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Finale Ligure (SV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il polittoco è stato asegnato al 1416 ( N. Ciro, D. Bolla, 1923, p. 16; n. Lamboglia , G. A. Silla 1978, p. 43), datazione non comprovata da nessuna fonte conosciuta. La Guida del Finale di Cirio e Bolla lo vuole inoltre inaugurato nel 1426 e donato nel 1521 dal cardinale Domenico del Carretto al convento di S. Caterina ( 1923, p. 16). Prima del 1513 il polittico era situato nell'oratorio di S. Caterina, di cui non si conosce la sede precisa, come si può leggere nel libro concernente la vertenza fra la parrocchia ed i frati di S. Domenico per la predicazione della Quaresima e Avvento (A.P.B. Cass. XIX P e XXI C). Nel 1513 il trittico era collocato nel Convento domenicano quale ancona della Compagnia dei Battuti di S. Caterina, come dedotto dall'interpretazione dell'iscrizione esistente nello scomparto centrale eseguita dallo Scarrone (1963, P. 19). Il Silla nel 1921 (p. 150), seguito poi dal Cirio e Bolla (1923 p. 16)aveva interpretato la dedicazione come GRATIUM MADRI, titolando erroneamente il polittoco alla MAdonna delle Grazie. Il Murialdo e lo Scarrone, nel 1981 (pp.16-18), fanno risalire al 1513 la data di esecuzione del dipinto, mentre discordano le opinioni dei critici sulla datazione del cambiamento degli attributi distintivi del S. Gottardo in San Biagio ( aggiunta del pettine cardatore, modifiche del piviale), genericamente attribuito all'unione delle confraternite di S. Biagio e S. Caterina avvenuta nel 1564 ( A.V.S. 1564), che celebrava le sue funzioni nella cappella di San Vincenzo Ferreri in S. Caterina dove ne è riportata la collocazione nel 1613 ( AA.VV.1982, pp. 58-60). Nel 1626 il polittico subì altri interventi di restauro per volontà della Pia Disciplinatorem Societas, che potrebbero avere relazione con il trasferiemento in S. Biagio. La tavola compare in un inventario della Collegiata del 1712 ( A.V. S. 1712) e quindi in quella data era già trasferita. Il dipinto subì un'ultima parziale ridipintura rimossa nel 1965, come indica l'iscrizione in calce. L'accostamento del polittico all'ambito del Fasolo ( G. Murialdo, G. Rossini , M. Scarrone, 1981, pp.17 - 18; AA.VV.1982, pp. 59- 60)famiglia di pittori di origine pavese, è dovuto ad un velato tentativo di rottura degli schemi compositivi tardogotici , evidente in particolare nellasmorzata rigidità delle forme della Vergine. Apapre comunquepalese l'operare nel dipinto di due artisti diversi, per la disparità di esecuzione del gruppo centrale, accurata e felice, rispetto alle altre aprti , molto più sbrigative e rigide. L'attribuzione a Lorenzo Fasolo (1463- 1518)sarebbe comunque forzata per l'evidente divario esistente fra la Madonna dello scomparto centrale e la contemporanea Genealogia della Vergine conservata al Louvre; come del resto l osarebbe per il figlio Bernardino (1489-1526-27)per il livello artistico dell'opera compromesso dalle figure laterali. Evidenti restano comunque gli influssi di area lombarda che avevano fatto pensare alla Scuola del Bergognone (not. 1481-1522) ( attribuzione del Silla , 1921, p. 150) per la fermezza plastica delle figure e l'effetto della luce fredda
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700037240
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro della cimasa, titolo della croce - INRI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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