tabernacolo, elemento d'insieme - ambito ligure (sec. XVIII)

tabernacolo, 1770 - 1770

Tabernacolo doppio di forma trapezoidale, in basso, sormontato da una palmetta tra volute; la parte superiore è fiancheggiata da angeli in altorilievo e presenta una cornice architravata centinata, pure conclusa al centro da una palmetta fiancheggiata da volute; poco sotto stanno due teste di cherubo tra nubi, in rilievo; sopra, un po' arretrata, una cimasa con volute sormontata da angeli e teste di cherubo al centro su un festone di fiori. La cornice dello sportello dipinto è contornata di marmo verde e breccia a dominante rossa, più esternamente. Dei tre gradi sopra la mensa, progressivamente aggettanti, il primo reca inserzioni di archetti alternativamente gialli e neri in riserva rosa; alle estremità, un po' arretrate, stanno grandi volute decorate da foglie d'acanto. Il secondo mostra riquadri sagomati verde Polcevera e rosso di Francia arricchiti da festoni di fiori, foglie in voluta ai lati e conchiglia al centro. Il terzo, simile al precedente, presenta in metà una testa in rilievo (nel riquadro centrale rosso). Nella parte destra è murata una piccola urna per l'olio santo, in marmo di Carrara, senza decorazione

  • OGGETTO tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara
  • AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Diano Castello (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare maggiore, di stile barocco, è opera di buona fattura, riccamente decorato di marmi e ben rifinito nelle parti ornamentali. Nella forma si attiene a modelli largamente rappresentati, in area ligure, sullo scorcio del secolo XVIII. Stilisticamente si lega con gli altri della chiesa, benchè l'impianto risulti alquanto diverso e più ricca la decorazione; affinità si riscontrano, nella forma del paliotto, rispetto al terzo a sinistra (cfr. scheda 07/00027789) e, nelle inserzioni policrome della mensa e dei gradi, rispettivamente col primo di destra (cfr. 07/00027776). Si può pertanto ritenere che la realizzazione degli altari della chiesa faccia capo ad un unitario progetto e sia stata condotta da maestranza appartenenti ad una stessa scuola, se non proprio dai medesimi lapicidi. Lo Scialdoni lo dice realizzato nel 1770 ad opera di scalpellini genovesi. la piccola urna per l'olio santo, di reimpiego, può essere datata ai secoli XVI o XVII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700027799-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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