figura maschile distesa
lapide tombale,
Il prete Giovanni, la cui salma doveva giacere sotto questa lapide, è raffigurato steso su un giaciglio di cui si scorge ancora il cuscino, ma più con il tatto che con la vista, data l'usura. La testa, anch'essa molto usurata, è piuttosto grossa: ha una papalina da cui spuntano ciuffi di capelli. La veste è ricca di pieghe rese con incisioni verticali, quasi parallele, il panneggio delle maniche è invece meno rigido. I piedi spuntano dalla veste che arriva alle caviglie, son calzati con babbucce a punta arricciata e sono raffigurati non di scorcio, ma a calcagni contrapposti. Negli angoli superiori esterni della nicchia in cui è incorniciata la figura, sono scolpiti due stemmi con un albero a radici scoperte e le lettere P.I. ai lati
- OGGETTO lapide tombale
-
MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Manifattura Ligure
- LOCALIZZAZIONE Zoagli (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I Remondini affermano che questa lapide si trovava presso il IV altare in parte coperta dai gradini della balaustra. Riportano inoltre che anche nell'iscrizione di un'altra lapide si afferma che questo prete Giovanni era colui che aveva fatto erigere la cappella
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700026779
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- ISCRIZIONI intorno - MDCCCLXXXXVII HIC IACET CORPUS VENERABILIS DOMINI PRESBITERI JOANNIS DE PLAZIO CONDAM JACOBI QUI OBIIT DIEX FEBRUARII, QUI FABRICARI FECIT CAPELLAM ISTAM PRO QUO TENETUR CAPELLANUS UNUS CELLEBRARE OMNI DIE MISSAM PRO ANIMA EJUS ET PARENTUM SUORUM IN PERPETUUM - lettere capitali - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0