adorazione dei Re Magi
dipinto,
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giuseppe; Re Magi. Architetture. Figure maschili: servi. Animali: bue; cavalli
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
- LOCALIZZAZIONE Taggia (IM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione di questa tavola è ancora oggi controversa. A cominciare da una nota del canonico Lotti a pag.26 della Cronaca del calvi che oscilla tra Perin del Vaga e A. durer, è stata via via assegnata a perin del Vaga (Reghezza, Appunti e notizie ricavati da documenti inediti dell'archivio comunale di Taggia, 1908-1912; Labò, Perino del Vaga in Thieme- Becker, Kunstber lexkon, 1940 XXXIV col.35; Zampetti, Antichi dipinti restaurati nella Liguria occidentale, in Riv. Imo. Int. II 1949), a Luca Cambiaso (Maltese, Mostra del Cambiaso in Bollettino dell'Arte 1956; Frabetti/ Mercenero/ Galniello, catalogo Luca Cambiaso e la sua fortuna, Genova Palazzo dell'Accademia, giugno- ottobre 1956; Rotondi, Ipotesi sui rapporti Cambiado- Tibaldi, in Boll. dell'Arte 1958; Torriti, Luca Cambiaso in La pittura a Genova, 1970) a Gerolamo da Treviso (Fiocco G., "Luca Cambiaso, Gerolamo da Treviso e Pordenone" in Studi in onore di Matteo Marangoni Pisa 1957; Parma Armani, L'intervento a Fassolo di gerolamo da Treviso in La Pittura a Genova e in Liguria dalle inizi al Cinquecento, Genova 1970) al Parmigianino (Loghi, Un nuovo Parmigianino in Cinquecento classico e Cinquecento Manieristico. Firenze 1958, e in Paragone n.99, 1958).Le varie attribuzioni, comunque hanno sostenuto la presenza di modelli vicini al Parmigianino, uniti al superamento delle forme scolasticamente raffaellesche, sottolineando allo stesso modo i caratteri di impostazione su chiaroscuri morbidi.Le attribuzioni a Perin del vaga collocano questa tavola alla fine del suo soggiorno ligure, attorno al 1535.Nell'attribuzione a L. Cambiaso si sono evidenziate le prime tracce del contatto con l'ambiente emiliano, precete al soggiorno romano, con analogie anche per il particolare dello sfondo, agli affreschi della sala di Venere a Marte di Palazzo Doria a Genova (1545-1546); si è parlato addirittura di copia da un originale perduto del Parmigianino verso il 1560.Si è fatto anche il nome di gerolamo da Treviso per analogia dello schema di alcune figure e dello sfondo con il disegno di una tarsia lignea del coro di San Lorenzo a Genova appartenente alla sua attività intorno al 1530.Come opera del Parmigianino la si è situata nell'epoca bolognese, dalle notizie sulle "serie bolognese" che da il Vasari
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700021416
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0