Crocifisso. Gesù crocifisso
L'opera in oggetto è una scultura che raffigura Gesù crocifisso, nella posa altera del Christus triumphans. Originariamente policromo, oggi sussistono solo pochi frammenti di una sottile imprimitura a gesso e colla e alcuni lacerti di pigmento blu e rosso ai lati del perizoma. L'opera è tratta da un unico massello in pioppo, scavato sul retro in due sezioni distinte, corrispondenti rispettivamente al torso e al perizoma. Le braccia oggi osservabili non sono quelle originali, ma risultano essere chiaramente l'esito di una sostituzione avvenuta in tempi antichi. Al centro del perizoma e del suppedaneo si riscontrano alcuni fori in linea che trapassano il massello da parte a parte, aventi probabilmente la funzione di ospitare dei perni per stabilizzare il crocifisso sulla croce originale e, in un secondo momento, ospitare nelle cavità ex-voto
- OGGETTO crocifisso
- AMBITO CULTURALE Ambito Renano
- LOCALIZZAZIONE Cividale del Friuli (UD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il crocifisso, pubblicato per la prima volta da Giuseppe Marchetti nel 1955, viene giudicato come un manufatto risalente ai primi decenni del Mille, opinione che si riscontra nella successiva pubblicazione del Marchetti del 1956 e del Belluno nel medesimo anno. Non dissimile è l'opinione di Enzo Carli, che nel 1960 ipotizza una datazione più tarda, alla fine dell'X! secolo. Un'analisi formale del Crocifisso è stata avanzata da Beer nel 2006, il quale evidenzia che la severa composizione dell'insieme è senza dubbio romanica, ma che tuttavia la modulazione di alcuni valori plastici ricalchi in modo stereotipato soluzioni formali adottate in epoca tardo-ottoniana nell'antica Lotaringia. Aldo Rizzi nel 1983 rimarcava che i canoni dell'arte ottoniana, nel manufatto qui in oggetto, erano stati volgarizzati da maestranze locali, attive soprattutto ad Aquileia. Fulvio Zuliani e Michael Semff nel 1983 concordavano nel proporre una data di esecuzione più tarda, risalente al XII secolo, mentre Nicolò Rasmo, nel 1957, si spingeva a proporre anche la fine del XII secolo come data di realizzazione del Crocifisso. Concorde con una datazione proposta al XII secolo è anche Luca Mor (2002, 2005, 2005-6), il quale si basa sull'analisi di alcuni caratteri stilistici e formali come il tentativo di allentare la tensione frontale con la lieve flessione verso destra della testa, lo sforzo nel delineare realisticamente le lunghe ciocche di capelli, la griglia costale, il ventre lievemente enfiato oltre che le piccole orecchie a sventola
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600179814
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0