Le due lapidi sono posizionate sulle pareti costituenti l'angolo est del Sacello. Formalmente e dimensionalmente sono eguali alle coppie poste ai lati dell'esedra con la statua bronzea realizzata da Attilio Selva. La parete di sinistra, con parte alta arcuata e rivestita in lastre lapidee, reca infissi gli stemmi delle province e delle città irredente, raggruppati per aree, con al di sotto d'ognuno i nomi dei rispettivi concittadini che combatterono e caddero per l'Italia. La fascia inferiore è riservata ad una legenda che aiuta ad interpretare e riconoscere i trentadue stemmi civici superstiti; dall'elenco e dalle tracce si evince la lacuna di sei stemmi. Sulla parete destra è incavata un'alta nicchia voltata con all'interno inciso su marmo un testo esortativo di Guglielmo Oberdan, datato settembre 1882