figura femminile appoggiata ad un albero

statuetta, 1933 - 1933

La stutuetta raffigura una figura femminile dalla tipica posa classica con il braccio destro alzato e appoggiato al tronco di un albero la cui chioma stilizzata curva sopra la sua testa, formando una curva speculare con il braccio sinistro appoggiato al fianco. Alla sua sinistra una colonna bassa. Gli elementi poggiano su una base leggermente convessa. Interamente realizzata in pasta vitrea rossa corallo con applicazione di foglia d'oro, è esposta insieme alle altre di Martinuzzi della collezione del duca D'Aosta entro la vetrina a nicchia progettata in forme razionaliste dall'architetto Alberto Riccoboni

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA pasta vitrea/ doratura a foglia
  • ATTRIBUZIONI Martinuzzi, Napoleone (1892-1977)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statuetta raffigurante una figura femminile appoggiata ad un albero appartiene ad una serie di otto opere realizzate da Napoleone Martinuzzi, di cui rappresentano una fase matura della sua produzione, caratterizzata da una sapiente applicazione di tipologie e tecniche dell’arte vetraia, apprese dall’osservazione diretta dei vasi conservati al Museo vetraio di Murano – di cui Martinuzzi aveva assunto la direzione nel 1922 – ma soprattutto sperimentate tra il 1925 e il 1932 in qualità di direttore artistico della Vetri Soffiati Muranesi Venini & C. Una di queste tecniche è rappresentata dalla lavorazione del vetro “a puleghe”, termine veneziano per “bollicina”, sperimentata a partire dal 1928 che indica l’inclusione di bolle d’aria irregolari grazie all’aggiunta di petrolio, alla quale si affianca l’uso del vetro opaco “a corpo”, “velato” e della pasta vitrea. Queste tecniche permisero a Martinuzzi di modellare vetri figurativi quali statuette, piante grasse e animali con una resa corposa del tessuto vitreo, consona alla sua estetica di scultore novecentista. Nel 1932 Martinuzzi, dopo lo scioglimento della Vetri Soffiati Muranesi Venini & C., fonda la ditta Zecchin-Martinuzzi Vetri Artistici e Mosaici, avviandosi verso una matura fase novecentista, durante la quale lo scultore muranese unisce alla solidità del disegno e dei volumi forme più sobrie ed essenziali. La collezione di sculture di vetro conservate a Miramare sono costituite da tre vasi, un cactus e due piante grasse e due statuette figurate, frutto di acquisizioni da parte dei duchi d’Aosta all’indomani del loro arrivo. In particolare la due figure femminili realizzate al 1933 appartiene una serie di statuette disegnate da Martinuzzi per la ditta aperta con Zecchin. Il motivo della sirena e della figura femminile, già stato sperimentato da Martinuzzi nel 1931 quando ancora lavorava come direttore artistico per la Vetri Soffiato Muranesi & C., fu utilizzato dalla Zecchin-Martinuzzi come esordio alla V Triennale di Milano del 1933: “fra i superbi vetri figurativi esposti a Milano creati da Martinuzzi compariva poi una statuetta uguale a quella conservata a Miramare ritraente una donna poggiata ad un albero”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600032279
  • NUMERO D'INVENTARIO 236
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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