busto ritratto di Dante
scultura
1859 - 1859
La scultura si trova nella sala della biblioteca, dove sono conservati i volumi di Massimiliano e Carlotta, secondo una dislocazione per argomento. La scultura è un mezzo busto a tutto tondo, poggiante su basamento sagomato a sezione circolare, decorato con il motivo della palmetta orientale. L'album fotografico di Guglielmo Sebastianutti, Miramar, album di 32 Albert-typie (Lipsia, 1873), così come una fototografia di Giuseppe Malovich (1865 ca.) testimoniano che la dislocazione attuale rispecchia quella originaria: la coppia Omero-Shakespeare si trova in prossimità degli stipiti di una porta, così come la coppia Goethe-Dante, gli uni di fronti agli altri
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
marmo di Carrara/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Knaur, Imanuel August Hermann (1811-1872)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
- LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
- INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto di Dante fu realizzato in marmo di Carrara nel 1859 da Hermann Knaur, come testimonia l’iscrizione sul retro del busto, su commissione dello stesso Massimiliano d’Asburgo. Appunti autografi databili tra il 1857 e il 1858, indirizzati ai decoratori degli interni del castello, Franz e Julius Hofmann, affermano l’esplicita volontà di Massimiliano di collocare all’interno del castello i ritratti scultorei di Tasso, Shakespeare e Goethe. Questo progetto iniziale fu in seguito modificato con la sostituzione di Tasso con Dante e l’aggiunta di Omero. Il motivo del cambiamento e della nuova selezione è dovuto probabilmente all’idea di scegliere i rappresentanti dell’intero sviluppo della cultura europea, essendo i geni letterari di quattro differenti nazioni, la greca, l’italiana, l’anglosassone e la tedesca nei periodi dell’antichità classica, del medioevo, del barocco e del romanticismo. Come testimonia un aforisma composto dall’arciduca il 24 aprile 1860 Massimiliano afferma: “sono i quattro più grandi poeti: sono gli unici che emergono dalle loro nazioni, situazioni ed epoche, e che io potrei nominare geni universali. Essi appartengono a tutti i popoli.” (Grippi, 2013). Collocati nello spazio della biblioteca, posti ai lati di due porte a coppie (Ghoethe-Dante, Omero-Shakespeare), si presentano come i numi tutelari dell’ambiente, dove Massimiliano custodiva in diverse copie i capolavori dei quattro autori. Nel 1859 Kanur realizza oltre al busto di Dante, anche quelli di Omero e Shakespeare. La documentazione contabile conservata presso l’Archivio di Stato di Trieste, consente di precisare anche la scansione temporale delle esecuzioni. Grazie infatti ad una serie di documenti autografi e contabili, sappiamo che l’artista eseguì dapprima il busto di Shakespeare, quindi quello di Dante e in ultimo l’effige di Omero. Una lettera datata “Lipsia, 15 settembre 1859” testimonia che l’artista ricevette 300 talleri prussiani, equivalenti a 460 fiorini austriaci per il busto di Dante. Kanur, originario di Lipsia, specializzato soprattutto nella produzione di busti e statue di personaggi famosi, rappresenta gli effigiati senza particolari interpretazione individualistiche. Pur curando le varie fisionomie, si limita ad aderire agli standard iconografici della tradizione, dove l’introspezione psicologica è affidata a certi cliché caratteriali. Un altro documento conservato presso l’Archivio di Stato si rivela particolarmente interessante per la scultura. Si tratta di una fattura datata “Miramar, 1 dicembre 1861”, registrata l’8 dicembre nel Giornale di cassa di Massimiliano, che documenta il restauro del busto di Dante per un importo pari a 15 fiorini ad opera dello scultore Baldini. Si tratta probabilmente del triestino Edoardo Baldini (1820-1890), attivo soprattutto nella statuaria funebre e in stretto rapporto con il Circolo Artistico Locale. Sempre presso l'Archivio di Stato di Trieste si conserva un altro documento, una pagina di giornale in lingua tedesca, che tratta principalmente, lodando l'esecuzione, il busto di Shakespeare. Nell'articolo viene inoltre citato un gesso di Dante di proprietà del re di Sassonia, bozzetto per il busto ordinato da Massimiliano (Grippi, 2005)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006529
- NUMERO D'INVENTARIO TA55042
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Storico e Parco del Castello di Miramare
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- ISCRIZIONI sulla parte anteriore del busto, in basso - DANTE - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0