Ritratto di Lionello Fiumi. ritratto maschile
dipinto
1917 - 1917
Zamboni, Angelo (1895-1939)
1895-1939
Il poeta Lionello Fiumi è ritratto in piedi in abito blu, camicia bianca e cravatta grigia, con le mani in tasca e lo sguardo assorto. Alle sue spalle si scorge una finestra che si apre su un paesaggio di periferia punteggiato di case, alberi, tralicci dell'alta tensione. Il cielo, grigio-verde, appare geometricamente scomposto
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 99,2 cm
Larghezza: 81 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
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ATTRIBUZIONI
Zamboni, Angelo (1895-1939): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Ragione
- INDIRIZZO cortile Mercato Vecchio, 6, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE 1. A proposito dell'influenza della poesia di Lionello Fiumi sull'opera di Angelo Zamboni si riporta un brano di Laura Lorenzoni (Angelo Zamboni, 2000, pp. 19, 22): "Dopo i primi saggi pittorici nei quali predomina l'interesse per la campagna resa secondo una personale ripresa della tecnica divisionista, a partire dal 1916 sono i sobborghi urbani a dominare la scena, costruiti con una linea morbida che addolcisce la geometria delle case. Se la poetica futurista sembra aver condizionato le scelte iconografiche dell'artista, in realtà egli si ispira alle immagini della ville liberty fuori porta cantate da Fiumi nelle sue liriche. Programmatica in tal senso è la tela del 1917 che ritrae il poeta davanti alla finestra aperta su uno scorcio urbano, che traspone in termini figurativi alcuni passi della poesia 'Impressione di un mattino di maggio, dopo un temporale' pubblicata nel 1914 nella raccolta di liriche 'Polline'[...]. E infatti molti anni dopo Fiumi, nel rievocare le ore trascorse nello studio 'che possedevamo a comune, io e il mio coetaneo, Angelo Zamboni', confermerà l'interesse dell'artista per i suoi scritti; questi 'aveva pittoricamente sposato la mia scoperta e, dell'avancittà, della campagna circondaria, reso la brulla malinconia a pennellate sciabolanti, assai nuove' (Fiumi, 1952, p. 36)." 2. Lionello Fiumi e Angelo Zamboni, che erano coetanei, furono legati da profonda amicizia e in gioventù condivisero uno studio alle pendici del Colle San Pietro a Verona, proprio sopra quello di Guido Trentini, come racconta lo stesso poeta in 'Lo studio sul colle' (Lionello Fiumi, 'Prose scelte', a cura di Gian Paolo Marchi e Agostino Contò, 2014, p. 73-77). 3. Su incarico della casa editrice Taddei di Ferrara, Zamboni realizza le copertine di pubblicazioni ‘avanguardiste’, tra cui il volume dedicato da Fiumi al poeta Corrado Govoni (1918)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500726099
- NUMERO D'INVENTARIO 51671-1C4216
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI in basso a destra - A. Zamboni - Angelo Zamboni - corsivo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0