Ritratto di Quirino Zampieri. ritratto maschile
dipinto
1919 - 1919
Zamboni, Angelo (1895-1939)
1895-1939
Ritratto di giovane uomo seduto, a mezzobusto, con i capelli castani, pettinati all'indietro, la fronte alta, il viso pallido, affilato, lo sguardo malinconico. Indossa un cappotto scuro e una camicia bianca con fiocco fissato con una spilla tonda. Tiene le braccia piegate, le mani coperte da guanti beige appoggiate su un bastone di legno. Dietro la figura, sulla sinistra, un interno indefinito con un muro grigio e un pannello di legno verticale; sulla destra vi è una finestra al di là della quale si vede la parte alta della cavea del Teatro Romano e il profilo della chiesa dei Santi Siro e Libera che la domina
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
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ATTRIBUZIONI
Zamboni, Angelo (1895-1939): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Ragione
- INDIRIZZO cortile Mercato Vecchio, 6, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, esposta alla XII Biennale di Venezia del 1920 (sala XXXIV, n. 31), insieme ad un ritratto di Ada Bertoldi, ora di proprietà del Banco BPM, è ricordata dal critico Lionello Fiumi in un articolo comparso sul quotidiano 'L'Adige' del 21 maggio 1920: "Nella stessa sala [dove espone Guido Trentini], altro veronese, Angelo Zamboni, non si è presentato con caratteri sufficienti a fissare quella personalità che nelle cose esposte a Verona innegabilmente possedeva. Nel 'Ritratto femminile', pure mantenendosi su una gamma seria di grigi, freddi, egli si preoccupa di rendersi piacente, a discapito della solidità costruttiva che gli si appiattisce in pennellate minuziose e, strano a dire, accademiche. Di gran lunga meno comune, il 'Ritratto del Sig. Q. Z.', dove, giovandosi di tonalità non dissimili, egli riesce a una più solida resa di volumi. Meno vincolato, si sente, al modello, egli deforma con più franchezza, e nel rapido scorcio ambientale fa echeggiare, sia pure in sordina, quella sintetica maniera paesistica che gli fu tipica di altra volta". Con quest'opera Trentini partecipa anche alla XXXVII Esposizione d'Arte della Società Belle Arti di Verona del 1921. Nel catalogo della mostra - riportato in bibliografia - il dipinto, pubblicato tra le illustrazioni della sezione finale, compare con il titolo 'Ritratto in grigio'. ---------Ne parla un articolo, non firmato, del 17 ottobre 1921, dal titolo 'Arte e artisti alla Gran Guardia. Altre note retrospettive', pubblicato su 'L'Adige': "[...] Ma il vessillifero in questa sala è Angelo Zamboni: è il più discusso e il più combattuto; a prima vista i suoi dipinti sconcertano e considerati superficialmente possono apparire condannabili, ma ove si astragga da cerebralità (ad esempio quelle nuvole di 'Pomeriggio d'inverno') si osservi come questo pittore sia sempre a posto coi toni anche i più arditi e come sappia costruire con pennellate larghe, rapide, sicurissime. E' un virtuoso del pennello: 'Ritratto in grigio' lo pone tra i migliori artisti in questo genere d'arte tanto difficile; eppure anche in quest'opera, egli è fedele alla sua tecnica sintetica, schiva di lenocini, fortemente espressiva." -----------------------------Per quanto riguarda la scelta delle ambientazioni che fanno da cornice ai suoi ritratti, si può osservare come la chiesa di S. Libera al Teatro Romano, raffigurata alle spalle di Quirino Zampieri, faccia da sfondo anche ad un altro ritratto di Zamboni del '19, quello del tenente Giuseppe Castagnetti. ----------Rispetto all'identità dell'effigiato, sappiamo che Quirino Zampieri nasce a Verona nel 1894 ed è il fratello più piccolo (di un solo anno) del più noto Ugo Zampieri, letterato e critico legato al cenacolo veronese che in quegli anni ruotava intorno alla figura di Lionello Fiumi. Nel 1917 Zamboni dedica a Ugo un ritratto esposto nella prima delle tre mostre 'Pro assistenza civica' del 1918 e successivamente all' Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti di Torino del 1919. Sarà proprio Ugo Zampieri a presentare l'amico Zamboni nel catalogo della Fiorentina Primaverile del 1921 (pubblicato nel '22). Nello scritto il critico evidenzia il superamento della sua prima fase 'pseudo-futurista' e l’approdo a un 'convinto e riposato equilibrio tra il colore e la forma' (pp. 237-238)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500330620
- NUMERO D'INVENTARIO 6155-1C-2173
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2024
2019
2016
Scala,
- ISCRIZIONI in basso, a destra - A. Zamboni 19 - Angelo Zamboni - capitale, corsivo alto-basso, numeri arabi - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0