Solennità nel giorno di Santa Maria della Salute durante la Repubblica Veneta. Visita del Doge alla Salute

stampa di traduzione

Vedute: Venezia: chiesa di Santa Maria della Salute. Architetture: Venezia: chiesa Santa Maria della Salute: esterno. Personaggi: doge di Venezia. Oggetti: barche. Figure: figure maschili; figure femminili

  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ bulino
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • ATTRIBUZIONI Brustolon Giambattista (1716/1718 - 1796): incisore
    Canal Giovanni Antonio (1697/ 1768): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
  • INDIRIZZO Piazza Duomo, 16, Belluno (BL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel marzo 1766 Ludovico Furlanetto offrì in vendita “per via di Associazione” una serie di otto stampe raffiguranti le funzioni che "si fanno a Venezia con l'intervento del Serenissimo Principe". Fu il bellunese Giambattista Brustolon ad eseguire le incisioni. Visto il successo dell’impresa, nel mese di maggio l’editore decise di richiedere il privilegio privativo per altri quattro rami accordatogli il 6 agosto; il numero di tavole salì così a dodici. Il 18 ottobre 1766 si dà notizia sul Corriere Letterario dell’avvenuta pubblicazione del primo foglio. La serie denominata "Feste Ducali" derivava da grandi disegni acquerellati di Canaletto elaborati con sapiente articolazione chiaroscurale e con abile impostazione prospettica. Per quel che riguarda la cronologia della serie, un avviso pubblicato a Venezia il 6 agosto 1768 chiarisce come fino a quel momento erano stati incisi solo i primi quattro rami. Anche da due lettere scritte da Pierre-Jean Mariette a Tommaso Temanza il 12 gennaio e il 18 giugno 1768 risulta chiaro come il parigino fosse venuto in possesso, a quella data, solo delle prime tre stampe. L’opera venne portata a termine verso il 1773-1774, come possiamo dedurre da un foglio scritto da Furlanetto nel 1777, in cui, annunciava che la sua impresa delle dodici Prospettive fosse finita ormai da qualche anno. Dei dodici rami totali, dieci vengono oggi conservati presso il Museo Correr dal 1955 a seguito della cessione da parte di Mary Ongania, mentre i due restanti furono persi a metà dell’Ottocento (Alpago-Novello, 1940, p. 94; Succi, 1983, pp. 81-93; Succi, 2013, pp. 864, 880-891). Il disegno di Canaletto da cui deriva questa specifica stampa si trova in collezione privata, mentre il corrispondente dipinto di Francesco Guardi è al Louvre a Parigi (Succi, 2013, pp. 888)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689635
  • NUMERO D'INVENTARIO 9548
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Antonius Canal pinxit - corsivo - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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