allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica

monumento ai caduti ad ara, post 1920 - ante 1930

Su una larga struttura orizzontale, che riporta frontalmente le lapidi commemorative dei caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale, si innesta la struttura piramidale del monumento. Ai lati sono collocati due gruppi scultorei in bronzo. Entrambi raffigurano il soldato che protegge la madre e il bambino e sono posti in maniera speculare, rivolti versi il centro dove, su un basamento in marmo sta la statua della Vittoria. Quest'ultima è vestita all'antica, con una lunga veste panneggiata, e tiene nella mano sinistra una Vittoria alata, mentre con la destra impugna l'asta del tricolore. La struttura del monumento è articolata, caratterizzata da un muto dialogo tra le sei figure laterali che tengono tra le mani ghirlande di fiori o fiaccole e quella centrale. Il moto energico dei corpi e la forza dello sguardo di soldati, donne e bambini confluiscono, trattenuti, nella compostezza classica della Vittoria

  • OGGETTO monumento ai caduti ad ara
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
    PIETRA
    bronzo/ fusione
  • MISURE Profondità: 1.5m
    Altezza: 1.5 m
    Larghezza: 6m
    : 6 m
  • ATTRIBUZIONI Tamagnini Torquato (1886/ 1965): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Piazza della Vittoria
  • INDIRIZZO Piazza della Vittoria, Riese Pio X (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non ci sono notizie certe circa l'inaugurazione del monumento e la sua data di realizzazione. Sul basamento è presente una lapide in bronzo, firmata da Torquato Tamagnini, scultore che deve sua fama all'esecuzione di numerosi monumenti ai Caduti nel periodo successivo alla prima guerra mondiale, “protagonista di quella 'invasione monumentale' commentata dalla stampa del dopoguerra” (Labanca 2010). A Roma aveva fondato una ditta che produceva lapidi e targhe di gusto liberty, inviate in tutta Italia, con moduli decorativi molto simili. Sul monumento di Riese Pio X riconosciamo la figura femminile con il fascio e l'angelo dalla lunga chioma sinuosa: modelli emblematici del repertorio di Tamagnini. L'intera opera non appartiene con certezza alla sua produzione monumentale. Si ricordano a questo proposito i monumenti di Sala Consilina, Forlì del Sannio, Venafro, Deruta (1921), Arcevia (1923), Montegallo (1924), Allumiere (1925), S. Giovanni in Marignano (1925), Andretta, Guardia Perticara, Castelforte (1934). Pur avendo certezza di paternità solo per quanto riguarda la lapide, è possibile comunque che l'intera opera sia stata progettata e realizzata dall'autore, nel decennio tra il 1920 e il 1930
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500677593
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI sul basamento della statua della Vittoria - RIESE/ AI GLORIOSI SUOI FIGLI/ MORTI PER LA PATRIA/ MCMXV MCMXVIII/ MCMXL MCMXLV - capitale - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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