Corsa Automotociclistica Parma - Poggio di Berceto. gara automotociclistica

manifesto pubblicitario, 1924 - 1924

Lettura iconografica: figure maschili; piloti; automobile; motocicletta; paesaggio. Categoria merceologica/ tipo evento: sport; gare; automobilismo; motociclismo. Nomi: Corsa Automotociclistica Parma - Poggio di Berceto. Luoghi: Parma; Poggio di Berceto

  • OGGETTO manifesto pubblicitario
  • MATERIA E TECNICA carta/ cromolitografia
  • MISURE Altezza: 140 cm
    Larghezza: 100.3 cm
  • ATTRIBUZIONI Codognato Plinio (1878/ 1940)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
  • LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
  • INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia ufficiale dello sport automobilistico parmense inizia il 28 settembre 1913 con la mitica prima edizione della Parma-Poggio di Berceto, ideata da tre pionieri parmigiani: Manlio Corradi, Mario Negri e Lorenzo Marchi. La corsa in salita, preceduta da venti e più chilometri in pianura, era inquadrata nei festeggiamenti del "Centenario Verdiano" che si celebrava nel settembre di quell'anno. Aderirono numerosi piloti tra cui Beria D'Argentine, Giovanni Campari e Giovanni Marsaglia, antesignani dell'automobilismo di velocità italiano. I piloti parmigiani erano Mario Negri, su un'Itala di 6000 cc, e Nino Gnechi su una Benz da 4000 cc. Primo fu Giovanni Marsaglia, su Aquila staccato di 29 secondi da Nino Franchini su A.L.F.A. e terzo il parmigiano Mario Negri su Itala. La partecipazione era libera a macchine di qualsiasi tipo. I concorrenti furono 26 e tutti giunsero al traguardo. La "Pro Parma" organizzò la corsa anche l'anno successivo. Trionfò Ceirano su una Scat (Società Ceirano Automobili Torino), in 40' e 36". Due parmigiani giunsero al Poggio di Berceto con onorevoli piazzamenti: Lorenzo Marchi (su Bianchi), quarto nella categoria fino a 6000 cc., e Mario Negri su Itala, quarto nella categoria oltre i 6000. Era il 24 giugno 1914. Poco dopo la Parma-Poggio di Berceto venne sospesa per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e riprese nel 1919. L'esordio di Enzo Ferrari La terza edizione, nel 1919, tenne a battesimo Enzo Ferrari al suo esordio come "corridore". Antonio Ascari vinse la 3ª Parma-Poggio rivelandosi guidatore di classe eccelsa su Fiat "S57/B14" Indianapolis 4500 cm. I concorrenti parmigiani si aggiudicarono un primo posto nella categoria sino a 2000 cc. con Lorenzo Marchi su Bianchi e un terzo posto nella categoria fino a 3000 cc. con Mario Negri su Fiat. La "Sagra della Primavera" Nel 1920, la Parma-Poggio di Berceto si allineò alle maggiori manifestazioni motoristiche nazionali, ma rimase anche un festoso raduno di popolo sui colli dell'Appennino parmense, tanto da meritare l'appellativo di "Sagra della Primavera". La quinta edizione, corsa nel 1921, portò alla ribalta il marchese Carlo Niccolini. Niccolini batté tutti i record precedenti piazzandosi primo assoluto.Tra gli altri concorrenti di rilievo vi erano poi Antonio Ascari, Sivocci, Ceirano, Weber, Bergese. Il 1922 segnò il debutto nella Parma-Poggio delle Fiat 501 SS che, alla guida di Evasio Lampiano e di Terzo Bergese, si piazzarono rispettivamente prima e seconda nella categoria 1500 cmc con il sorprendente tempo di 30'40" il primo e 38'56" il secondo. Nel 1923, alla settima edizione della Parma-Poggio. L'Italia si dimostra all'avanguardia nello sport e nella tecnologia automobilistica. La Fiat produce nel nuovo stabilimento costruito al Lingotto con tecnologie tra le più avanzate in Europa. Vennero alla ribalta le vetture di una nuova marca italiana: la Chiribiri. Antonio Chiribiri, il titolare, è un tecnico autodidatta che ha l'abilità di sapersi circondare di collaboratori di notevole valore. Il figlio Amedeo, detto "Deo", diventa pilota della macchina. Anche Ada, sorella di "Deo", dà sovente prova di non comune bravura sui circuiti. E al volante di una Chiribiri sta facendosi le ossa uno sconosciuto pilota, Tazio Nuvolari, agli inizi della sua sfolgorante e straordinaria carriera. Nella Parma-Poggio del 13 maggio 1923 primo assoluto è Gastone Brilli-Peri su Fiat Indianapolis. La crisi degli anni Venti Le peggiorate condizioni del fondo stradale e la penuria di fondi degli organizzatori, oltre allo scarso numero di iscrizioni, fecero sospendere la Parma-Poggio fino al 1933. Gli anni della rinascita Il 1933 è stato per la Parma-Poggio l'anno della rinascita grazie all'Automobile Club di Parma e al suo presidente Nino Medioli. La corsa venne riservata alle vetture utilitarie, sport e corsa. Vinse Brivio su Alfa Romeo su una vettura sport. Secondo assoluto si classificò Giuseppe Campari su Maserati che giunse al traguardo senza una delle gomme posteriori a soli 2" dal vincitore. Dei parmigiani si piazzarono con ottime prestazioni Giuseppe Azzali, su Alfa Romeo 1750 cc. Giuseppe Medioli, Ferdinando Rebecchi, e Rienzo Slawitz . Il successo della nona edizione si ripeté anche nella decima edizione il 30 aprile 1934, dove, oltre ai veterani della corsa (Beppe Tuffarelli, Guido e Nando Barbieri, Pietro Ghersi e Gigi Platè) si presentò anche il futuro campione del mondo Giuseppe Farina. Altra sospensione per la Parma-Poggio negli anni 1935 e 1936 a causa della la guerra italo-etiopica. La corsa riprese il 16 maggio 1937 con la sua 11ª edizione con percorso ormai completamente asfaltato. Mario Tadini vinse con la sua Alfa Romeo 12 cilindri con compressore, di 3800 cc. La dodicesima edizione, il 30 maggio 1938, vide una parziale trasformazione della gara. Venne abbandonata la categoria Turismo e furono ammesse soltanto le vetture delle categorie Sport Nazionale e Sport Internazionale. Vinse Emilio Villoresi su Alfa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500672183
  • NUMERO D'INVENTARIO 18356
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - Codognato - corsivo - a stampa -
  • STEMMI in basso a sinistra - commerciale - Marchio - Istituto Pubblicità Industria Sportiva - 1 - Rettangolare. All'interno: sole con la sigla I.P.I.S./ ISTITUTO PUBBLICITA'/ INDUSTRIA SPORTIVA
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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