simbolo di San Marco: leone

rilievo, post 1500 - ante 1799

rilievo raffigurante leone nimbato entro cornice sagomata

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA pietra d'istria
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE seppure l'opera d'arte abbia gran parte della superficie lapidea abrasa, all'infuori del nimbo e dell'ala sinistra parzialmente visibili, risulta tuttavia ancora leggibile il rilievo di un leone "in moleca", reggente a destra il libro o, come ipotizza il critico d'arte Rizzi (2001), uno scudo accartocciato. Il termine “moeca” ha un carattere prettamente lagunare poiché, in dialetto veneziano, significa “granchio in fase di muta”. Viene così chiamato il leone perché di solito raffigurato in forma rotondeggiante con le ali che rammentano le chele del crostaceo. Tale leone è di prassi scolpito seduto sulle zampe posteriori, con il muso frontale, il libro quasi sempre aperto, le zampe anteriori una appoggiata al libro e l'altra piegata. Il leone di San Marco "simbolo politico per eccellenza, nonostante la sua origine religiosa, non può essere considerato un semplice stemma, ma molto di più: l'essenza stessa della Repubblica Serenissima e della sua potenza. [...] Fu san Gerolamo nel 398 a riconoscere come simbolo dell'evangelista Marco il leone. […] L'attribuzione [...] viene accolta per la prima volta nell'iconografia religiosa negli anni 532-547 quando, cioè, viene realizzato il mosaico presente nella chiesa di San Vitale a Ravenna, dove l'evangelista è raffigurato sormontato da un possente leone a figura intera, pur se privo di ali e del famoso libro. L'identificazione di Venezia con San Marco e, quindi, con il leone è, ovviamente, più tarda e risale all'anno 828, quando cioè venne traslato il corpo del santo da Alessandria d'Egitto a Venezia. San Marco diviene da allora il primo protettore della città [...]" (Brusegan, 2007). Più di una leggenda narra dell'evangelista Marco; la più nota forse è quella del "sogno di San Marco": partito da Aquileia in una buia sera di tempesta, Marco si trovò costretto a trovare rifugio presso una delle poche capanne di pescatori che sorgevano su un'isola (Rialto, Malamocco o San Francesco della Vigna). Durante il sonno gli apparve un angelo che così gli parlò: "su questa isoletta, o Marco, un giorno una grande città meravigliosa sorgerà e in questa tu troverai il tuo ultimo riposo e avrai pace. Pax tibi, Marce, evangelista meus". Al mattino raccontò il sogno ai pescatori e ripartì per l'Egitto dove trovò la morte il 25 aprile del 68. Tale leggenda venne tramandata dai pescatori, di padre in figlio, per secoli sino al 829 quando le genti veneziane lo scelsero come patrono. Come spiega Brusegan, pure il leone di San Marco ha la sua leggenda che chiarisce perché sia provvisto di ali. Marco, studioso di fenomeni naturali, chiese al Signore di fargli vedere come riuscisse a creare fulmini e tuoni. Fu così che, durante un temporale, salì in cielo riuscendo a capirne il segreto. Ma il Signore, pentitosi di aver rivelato tale mistero, decise di tramutare Marco in un leone, rendendolo così incapace di comunicare con gli uomini, e di rispedirlo sulla terra dopo averlo dotato di due ali. Il leone marciano lapideo risultava onnipresente su edifici pubblici e privati fino al crollo della Repubblica, quando la Municipalità provvisoria di Venezia con decreto 29 maggio 1797 stabilì che tutti i Leoni considerati come stemmi o indicazioni del passato Governo fossero scalpellati. È probabile dunque che il rilievo in esame sia stato manomesso in seguito alla “damnatio memoriae” seguita alla caduta della Serenissima. Rizzi segnala che nell'area dell'Arsenale i leoni non furono, come altrove, sistematicamente perseguitati ma “solo pochi furono rimossi e solo alcuni un po' scalfiti” (Rizzi, 2001, p. 139)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641358
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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