animali

formella, (?) 1900 - (?) 1911

formella animalistica con cornice a dentelli: leporide azzannato sul collo da soprastante canide

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA pietra tenera
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE il rilievo in esame è opera probabilmente degli inizi del secolo XX, coevo all'immobile al quale è murato, a imitazione di numerose formelle medioevali che si trovano tutt’oggi affisse alle facciate di alcuni edifici veneziani. I soggetti del rilievo sono cari alla religione cristiana: simboleggiano la Virtù (canide) che ha il sopravvento sul Vizio (leporide). Lo studioso Rizzi riferendosi alle falsificazioni scultoree in ambito veneziano afferma che “La produzione dei rilievi pseudobizantini (oltre a patere e formelle anche croci, plutei, fregi e altro) toccò l’apice all’inizio del Novecento in concomitanza colla diffusione dell’architettura neobizantina” (Rizzi, 1987, p. 87). Per quanto concerne le formelle in generale: “Per risalire alle origini del fenomeno artistico decorativo che ha visto la fioritura delle patere, ma anche di altri elementi decorativi come le formelle, bisogna rifarsi alla diffusione delle opere dell’artigianato bizantino: smalti, avori, stoffe, ceramiche, oggetti d’oreficeria e miniature. Tutti questi erano prodotti di fattura spesso raffinata facilmente introdotti e diffusi nel mercato della città di Venezia che, […], aveva un canale privilegiato con Costantinopoli e seppe bene far fruttare i suoi contatti con l’oriente. […] l’arco temporale di produzione delle patere va dalla fine del X sec. alla fine del XIII sec. anche se ve ne sono esemplari prodotti in periodo gotico che ricalcano e imitano i soggetti di quelle di questo periodo definite veneto–bizantine. Le pietre usate per la loro realizzazione sono prevalentemente il marmo greco dal color grigiastro, la pietra d’Istria e la pietra d’aurisina. […] il soggetto più riprodotto è l’aquila che ghermisce un leporide o gli becca il capo. Il significato di questa rappresentazione è abbastanza esplicito: l’aquila è il simbolo della virtù che trionfa sul vizio, in particolare la lussuria, raffigurato dall’altro animale. […] le fonti iconografiche a cui i lapicidi e gli artisti si sono ispirati per la realizzazione di questi rilievi si possono ricondurre essenzialmente a due repertori: quello delle immagini orientali, in particolare le bizantine-costantinopolitane (come ad esempio l’aquila), quello dei fabliaux medioevali (come ad esempio il serpente)” (Sunseri, 1999, pp. 4-5). Pare che in tale zona sia nato Francesco Marco Baldisserotto (Venezia, 10 luglio 1815 – Vicenza, 5 dicembre 1881) patriota italiano (si veda iscrizione del 1911 scolpita sull'architrave della porta d'accesso all'edificio ai piani superiori)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641308
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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