personaggi sacri

rilievo, (?) 1890 - (?) 1986

entro cornice modanata, rilievo raffigurante Madonna con in braccio Bambino in posizione eretta

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA graniglia
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo, di fattura moderna (non è nota la data di fabbricazione), è uno dei numerosi tabernacoli diffusi nel sestiere di Castello, zona della città intrisa ancora di una viva religiosità popolare. “Nel corso dell’Ottocento, specie dopo l’annessione del Veneto all’Italia, molti tabernacoli esterni furono spogliati delle originarie immagini devozionali, dipinte o scolpite, per cui si provvide spesso alla loro sostituzione con dei rilievi per lo più raffiguranti la Madonna col Bambino. In altri casi invece si eressero nuovi tabernacoli lapidei in sostituzione di manufatti lignei fatiscenti o in relazione a nuove forme emergenti di pietà popolare o, talvolta, più propriamente «borghese»“ (Rizzi, 1987, p. 91). Per quanto concerne la diffusione dei capitelli nella città lagunare pare che l'uso del tabernacolo veneziano sia nato verso la prima metà del XII secolo per funzioni di quiete pubblica notturna per placare i continui atti di criminalità affliggenti la città: nel 1128, sotto il dogato di Domenico Michiel, si dispose di porre dei "cesendeli", cioè lanterne alimentate a olio, per illuminare le zone più buie e pericolose: “avendosi nei primi tempi, per rendere più sicura la città dagli assassinamenti che succedevano, posto ad ardere per le strade mal sicure alcuni fanali, detti allora 'cesendeli', perché mandavano un chiarore fioco, non dissimile da quello delle lucciole, 'cicendelae' nominate, la pietà dei parroci poneva innanzi ad essi delle immagini di Santi, affinché al loro cospetto si trattenessero i ribaldi dal commettere azioni malvagie. Ecco l'origine di quegli altarini, o 'capitelli', sì frequenti tuttora in Venezia” (Tassini, 1970). I soldi per il pagamento del combustibile per le lampade e per il controllo e la tutela dei "cesendeli" erano a carico dei parroci delle diverse contrade. Successivamente, con l'aumentare dei tabernacoli nella città, per ogni sestiere venne scelto un patrizio sia per la sorveglianza notturna che per la tassazione ai cittadini per il pagamento dell'olio per l'illuminazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641124
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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