animali

formella, (?) 1880 - (?) 1949

entro doppia cornice con perle (?) due uccelli visti di profilo con teste retrospicenti sono ai piedi di un albero centrale sul quale sono appoggiati due animali (di cui quello di destra pare essere un pavone)

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo privato
  • INDIRIZZO Santa Croce, 2331-2332-2333/ Calle de la Regina, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE tale rilievo è da annoverare tra le opere scultoree di epoca moderna ammirabili su numerose facciate esterne di edifici veneziani (nel corso del XIX secolo e gli inizi del XX secolo gli scultori lagunari furono molto attivi nella creazione di tali falsi artistici). Il tema iconografico qui scolpito trae spunto dalle formelle medioevali che a loro volta derivano dalle "patere": l'iconografia cristiana, erede di tradizioni precedenti, vede nel pavone un simbolo solare, quindi divino, per la sua coda che si apre a ruota. Gli occhi che punteggiano il suo piumaggio significano lo sguardo divino e il faccia a faccia con Dio. Un simbolo paradisiaco è suggerito dalla ruota nel suo insieme che raffigura un cielo stellato. Il pavone dunque appare un'immagine di salvezza, di resurrezione, di immortalità e di beatitudine eterna mentre {"va rilevato [...] che nelle formelle manca parte dei soggetti riscontrabili nelle patere, nel mentre altri vi sono esclusivi (es. coppia di leoni retrospicienti sopra foglie d'acanto) e altri ancora tipici, come la coppia di pavoni affrontati o addossati in atto di bere alla Fonte della Vita o di beccare un hom interposto. È questo uno dei pochi temi 'unitari' svolti nei rilievi oblunghi, essendo negli altri casi gli animali per lo più disposti su due o tre registri senza talvolta un nesso semantico" (Rizzi, 1987)}. "[...] Una caratteristica di tutta la produzione è quella di presentare esclusivamente soggetti profani; assai rare sono le eccezioni, e il fatto è singolare nell'età medioevale. [...] Alcuni (motivi) vengono dall'arte paleocristiana e bizantina [...]. Altri rilievi, e sono i più numerosi, presentano temi di origine orientale e più remota: sono animali reali e fantastici – l'elefante, il bue, il cammello, il cavallo, il cervo, la gazzella, il cane, la lepre – assaliti dall'aquila o dal leone o dal grifone o da altri predatori; il combattimento fra animali ha una antica tradizione che si collega all'iconografia del sovrano nell'Antico Oriente. Ma quale funzione avevano sulle facciate delle dimore veneziane questi rilievi marmorei? Una funzione decorativa è innegabile [...]. Secondo una costante del gusto veneziano che proprio allora, tra l'XI e il XIII secolo, si costruì, la facciata deve avere una sua musicale luminosità; e questi rilievi le davano il ritmo [...]. Ma è molto probabile che agli occhi dei Veneziani del Medioevo avessero anche una funzione apotropaica [...]. Certo l'invito venne da Bisanzio, con cui Venezia ebbe gli stretti rapporti economici ed artistici [...]. Un'altra fonte fu quella islamica d'Italia e di Spagna", (Sgarbi, 1983). L'identificazione dei rilievi contemporanei da quelli di epoca medioevale è possibile il più delle volte, oltre che per la resa e il motivo stilistico, anche per il materiale lapideo utilizzato che in antichità era marmo greco e pietra d' Aurisina e tra le opere moderne è per lo più pietra tenera. Presso l’Archivio Storico Comunale della Celestia è conservata documentazione risalente al 1901 inerente il nulla osta da parte del Comune di Venezia per la costruzione di un nuovo fabbricato ai civici 2222-2225 (nell'elaborato di progetto della facciata fronte fondamenta Rugheta non è riportato l’oggetto in esame)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640569
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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