uccelli, albero della vita

formella, post 1100 - ante 1199

clipeo animalistico: due volatili (pavoni) controdorso con i musi convergenti bezzicanti due grappoli d'uva da un arbusto centrale e foglie carnose sulle quali gli uccelli si appoggiano. Una cornice a perline racchiude il tutto

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA pietra d'istria
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE la patera (elemento scultoreo di forma circolare), datata al XII secolo, è parte dell'insieme più diffuso e caratterizzante della plasticità scultorea delle facciate esterne degli edifici veneziani medioevali. Il termine patera è attestato dalla seconda metà del XIX secolo e deriva dall'ambito dell'archeologia classica: "recipiente circolare, largo e basso utilizzato durante le libagioni sacre". "[...] Una caratteristica di tutta la produzione è quella di presentare esclusivamente soggetti profani; assai rare sono le eccezioni, e il fatto è singolare nell'età medioevale. [...] Alcuni (motivi) vengono dall'arte paleocristiana e bizantina, come Ercole, al quale era stato dato un significato cristiano, o le immagini dei centauri e delle sirene; tipicamente paleocristiani sono soggetti come i pavoni che si abbeverano alla fonte, le colombe affrontate. Altri rilievi, e sono i più numerosi, presentano temi di origine orientale e più remota: sono animali reali e fantastici l'elefante, il bue, il cammello, il cavallo, il cervo, la gazzella, il cane, la lepre assaliti dall'aquila o dal leone o dal grifone o da altri predatori; il combattimento fra animali ha una antica tradizione che si collega all'iconografia del sovrano nell'Antico Oriente. Ma quale funzione avevano sulle facciate delle dimore veneziane questi rilievi marmorei? Una funzione decorativa è innegabile [...]. Secondo una costante del gusto veneziano che proprio allora, tra l'XI e il XIII secolo, si costruì, la facciata deve avere una sua musicale luminosità; e questi rilievi le davano il ritmo [...]. Ma è molto probabile che agli occhi dei Veneziani del Medioevo avessero anche una funzione apotropaica [...]. Certo l'invito venne da Bisanzio, con cui Venezia ebbe gli stretti rapporti economici ed artistici [...]. Un'altra fonte fu quella islamica d'Italia e di Spagna", (Sgarbi, 1983). Dunque la patera non è invenzione prettamente veneziana ma proviene da un bacino di contaminazione mediterranea, in particolar modo dall'arte lussuosa del mondo bizantino: smalti, avori, tappeti, stoffe, ceramiche, oreficeria e miniature. La produzione di tali clipei lapidei continuò nel tempo e nel XIX e XX secolo gli scultori veneziani furono molto attivi nella creazione di tali falsi artistici medioevali. L'identificazione dei rilievi contemporanei da quelli di epoca medioevale è possibile il più delle volte oltre che per la resa e il motivo stilistico, anche per il materiale lapideo utilizzato che in antichità era marmo greco e pietra d'Aurisina e tra le opere moderne è per lo più pietra tenera. Nel rilievo in esame sono visibili due pavoni che bezzicano due grappoli d'uva da un arbusto centrale; tale scena è intrisa di significati religiosi cristiani poiché i due volatili sono i due neocatecumeni che si cibano del nuovo credo. Il rilievo antiquario fu infisso nell'anno 1976 ca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500577777
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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