Minerva

dipinto, ca 1550 - ca 1599
Canera Anselmo (attribuito)
1530 ca./ post 1584

In posa maestosa, Minerva guarda verso il basso. Una corazza ferrea decorata con una teste di medusa color bronzo trattiene la camicia bianca e la veste cangiante grigio-rosa; alle spalle un rigonfio mantello rosa. La capigliatura è trattenuta da un elmo di ferro decorato da una piccola sfinge bronzea e da un cimitero rosa.Ai piedi calzari bronzei. La dea sorregge con la mano destra un'asta. Al suo fianco, la nottola

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 150 cm
    Larghezza: 100 cm
  • ATTRIBUZIONI Canera Anselmo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Barbaran da Porto
  • INDIRIZZO Contrada Porti, 11, Vicenza (VI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La dea è sicuramente una delle più significative figure nella cultura greca e romana, sempre con caratterizzazione positiva di portatrice di civiltà. Secondo la mitologia è figlia di giove, nata dalla sua testa già completatmente dotata di armi(primitiva identità di dea della guerra). Ma soprattutto, particolarmente a partire dal Rinascimento, essa è la dea della Sapienza, come è testimoniato dalla presenza della civetta. Interessante l'analisi di Wind(1985) sulla legge di autocontraddizione che anima le divinità: tutti gli dei sono ambigui, contemporaneamente eccittano e moderano(Minerva ad.es. che è dea della pace, "ama indossare un abbiliamento marziale"),hanno poteri ambivalenti. In questo ciclo, probabilmente la dea sta a rappresentare una virtù(saggezza, prudenza) atribuita al committente; forse è in rapporto alla prospiciente allegoria dell'Arroganza.Secondo Wolters(1968), "Il coordinato rapporto di queste decorazioni con le strutture dell'architettura è poco curato, quando addirittura non sia opposto alle intenzioni architettoniche del Palladio".E' da sottolineare, inoltre l'avversione dello stesso architetto per l'abusato cartoccio, elemento ricorrente e caratterizzante di tali complessi plastici. Tale motivo,peraltro, si presta particolarmente a riempire spazi irregolari e contribuisce alla sontuosità delle decorazioni. E' evidente il rapporto tra questo soffitto e quello dell'Anticollegio in Palazzo Ducale a Venezia, per quanto nel secondo il motivo del cartocio sia fortemente rilevato in senso plastico e assuma "una forma quasi zoomorfa", mentre nel primo rimane più calligrafico ed appiattito, meno esuberante e si inserisce in un contesto misurato e raffinato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500404360A-13
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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