Abito di Corte (chao pao) per Principe

abito, 1850 - 1874

Struttura: giacca svasata, scollo rotondo e apertura diagonale dx conclusa in fascia di girovita, maniche lunghe rastremate con inserti a manicotto e paramani a zoccolo di cavallo (mati xiu); gonna a pieghe a grembiali appaiati, con apertura destra segnata da patta quadrata (ren). Complementi strutturali: 6 bottoni, di cui 5 in bronzo a fusione piena decorati a rilievo con motivi di onde e un fiore, il sesto in sbiechino di cotone nero intrecciato a boccio di loto; asole applicate in raso nero; bordure in raso nero con disegni in argento cartaceo di tondi con draghetti ed emblemi di prosperità infiocchettati; bordure del medesimo materiale, applicate ad apertura, giro-vita, paramani, patta, lati e orlo della gonna, sono profilate con galloncino a treccia in oro (lamella d'argento dorato avvolto a S su anima di seta sbiancata) e con finto galloncino in filo d'oro cartaceo a punto posato, con finitura a reticello in cordoncino blu. Colori: fondo blu-nero, disegni in policromia e oro e argento

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA seta/ tessuto/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
  • LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
  • INDIRIZZO Santa Croce 2076, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Successivo di almeno un secolo alla prima edizione delle disposizioni suntuarie contenute nel Huangchao liqi tushi,questo abito di corte presenta indizi di incipiente decadenza formale sia nella decorazione sia nella tecnica di esecuzione a ricamo:la pronunciata euforia cromatica,le esorbitanti dimensioni di fiori ed emblemi rispetto alle decorazioni principali,l'uso piuttosto esteso del nodino pechinese e soprattutto il disegno dell'oceano agitato,con grandi corolle galleggianti,avvicinano l'abito ad esemplari del terzo quarto del XIX secolo(cfr. J.Vollmer,Five Colours of the Universe.Symbolism in Clothes and Fabrics of the Ch'ing Dynasty(1644-1912),Edmonton 1980,fig.p.54).Un altro segno di decadenza è rappresentato dall'impiego,quasi certamente abusivo,dei medaglioni con i piccoli long:le leggi ne riservavano infatti 18 al chao pao dell'Imperatore e 14 a quello dell'Erede al Trono,che tuttavia dovevano portare,nella fascia xilan della gonna,non 2 coppie di long di profilo come in questo caso,ma 3 draghetti per ciascun lato,in tutto 6,dei quali uno frontale al centro e due laterali di profilo.Tutte queste considerazioni,riprese dal catalogo di mostra che qualche anno addietro rese noto questo ed alcuni altri abiti della collezione Bardi (D.Failla,1985,p.60,cat.71),non risultano modificate da studi e pubblicazioni più recenti:infatti è molto esiguo il numero di chao pao appartenenti a collezioni pubbliche e private occidentali,nè consta che nel frattempo ne siano stati pubblicati altri esemplari...Acquistato in Cina da Enrico di Borbone Conte di Bardi tra ottobre 1888 e febbraio 1889
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402580
  • NUMERO D'INVENTARIO 1224
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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