Abito di Corte per Nobiluomo (chao pao)

abito, 1875 - 1899

Struttura: giacca svasata, scollo rotondo e apertura diagonale dx conclusa in fascia di girovita, maniche lunghe rastremate con inserti a manicotto plissettati a ferri caldi e paramani a zoccolo di cavallo (mati xiu); gonna a pieghe a grembiali appaiati, con apertura destra segnata da patta quadrata (ren). Complementi strutturali: 5 bottoni sferici, lisci e cavi in ottone stampato, con disegno di treccia; 5 asole applicate in sbiechino di raso nero; bordure sbieche in raso marrone(cm 4 e 1,7) con disegni in argento cartaceo di medaglioncini ed emblemi di fortuna infiocchettati, profilate da finto galloncino in oro a punto posato; fodera in taffetas celeste operato effetto damasco. Colori: fondo blu-violaceo cupo, disegno in policromia, oro e argento

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA seta/ tessuto/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
  • LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
  • INDIRIZZO Santa Croce 2076, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo abito di corte è il più tardo tra gli otto chao pao estivi della collezione veneziana. E' altresì il solo a presentare il motivo, del tutto inconsueto e non altrimenti noto, di medaglioncini con il carattere ju. Le 4 coppie di draghetti nela fascia xilan della gonna potrebbero lasciar credere che l'abito fosse destinato ad un principe di primo o secondo rango o ad un duca imperiale (cfr. le corrispondenti norme suntuarie in G. Dickinson - L.Wrigglesworth, Imperial Wardrobe, London 1990, p.152, fig.135). Tuttavia colpisce la fattura quanto mai sciatta della decorazione a ricamo, ed in particolare la rigida e sproporzionata silhouette dei draghi: mentre infatti in tutti gli esemplari ricamati i draghi sono eseguiti formando a punto posato il disegno a embrice delle scaglie, qui essi sono invece fatti giustapponendo rudemente i fili e segnandovi sopra, con grossolane losanghe a reticello, i motivi delle scaglie. Schematizzazione, rigidezza, disitegrazione e impiego abusivo delle decorazioni canoniche rappresentano, come forse anche in questo caso, tratti formali e circostanze di fatto molto frequenti negli anni decadenti della dinastia Qing. Acquistato in Cina da Enrico di Borbone Conte di Bardi tra ottobre 1888 e febbraio 1889
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402575
  • NUMERO D'INVENTARIO 695
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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