pugnale, opera isolata - manifattura indonesiana (XVIII/ XIX)

pugnale post 1600 - ante 1868

Keris privo di fodero proveniente da Bali. La grossa impugnatura (ukiran, chiamata localmente danganan o danda) scolpita in legno chiaro è un esempio rappresentativo del tipo bebondolan specifico delle isole di Bali e Lombok. Risulta assente il mendak, elemento in forma di anello inserito sul codolo dell'arma che rimane in questo caso scoperto. La lama è dritta (dapur lurus) e realizzata in acciaio damascato dal piacevole disegno superficiale di tipo pamor mlumah – nel quale gli strati del metallo sono paralleli ai piatti della lama - e rekan (o anukarta), il cui motivo della damaschinatura è stato preventivato dall'empu durante l'operazione di fucinatura e non affidato alla casualità. La lama risulta molto lunga ma le dimensioni importanti del forte e dell'impugnatura rendono armoniche le proporzioni; sono presenti estese dentellature (greneng, sul lato appuntito dell'elsa, e jenggot sulla protrusione anteriore – kembang kacang, in questo caso di tipo bungkem, spesso e arricciato) alla base, caratterizzata da un'elsa realizzata in acciaio non stratificato e detta per questo ganja wulung; la punta dell'arma, dalla particolare conformazione, prende invece il nome di ngudup gambir. La sezione trasversale della lama, interessata alla base – sorsoran - da vistose scanalature (pejetan e tikel alis) è di tipo lenticolare con fili convessi ed una costolatura centrale non particolarmente accentuata

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