Cristo redentore benedicente

dipinto, post 1310 - ante 1320

Il dipinto raffigura il Redentore con veste marrone e manto rosa intenso, il capo aureolato con corti capelli biondi e corta barba, seduto in atteggiamento di giudice su un basso scranno, lo sguardo fisso in avanti la mano destra benedicente, la sinistra chiusa a tenere un libro. Lo sfondo è blu

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Maestro Del Redentore (notizie Sec. Xiv)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Fermo Maggiore
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è oggi unanimamente attribuito al "Maestro del Redentore" (uno degli almeno tre pittori in cui si scompone il corpus attribuito dalla Vavalà al "Primo Maestro si San Zeno"), attivo in San Fermo nel secondo decenni del trecento, probabilmente a partitre dal 1314 (CUPPINI 1965). La Deesis di iconografia bizantina di cui fa parte è ritenuta "la pittura più suggestiva della prima metà del trecento Verona" (CUPPINI 1969), in cui le pur numerose scorrettezze del disegno sono riscattate, e anzi contribuiscono, alla fresca vivacità dell'immagine, che risulta fuori di ogni accademia, sprigionata da una fantasia vemente e personalissima, a costruire "un'immagine sinuosa, di giovinezza raggiante, che esercita una forza centripeta su tutte le figure dipinte nella cappella maggiore". Oltre che dalla rirpoduzione giottesca, donde gli derivano il solido plasticismo e il tessuto chiaroscurale, risulta tuttavia alla veneta in termini cromatico lineare, il maestro trae le sue origini dalla grande scultura coeva locale donde gli viene l'espressione, il realismo, quel senso tra ieratico e luminoso talvolta caricato fino al grottesco che lo caratterizzano (MELLINI 1984). Più restrittivo il giudizio della FLORES D'ARCAIS 1980. Sono attribuiti allo stesso autore nella stessa chiesa, oltre ai SS. Fermo e Rustico che circondano la Deesis, i Santi francescani nelle sottostanti lunette, i simboli degli evangelisti, della corciera, i profeti nei sott'archi, i ritratti del Gusmerio e del Castelbarco, il fregio al sommo delle pareti dell'aula, e quello a metà della controfacciata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500296409A-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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