Presentazione di Gesù al tempio

pala d'altare, ca 1562 - ca 1562

Sullo sfondo di un'abside dall'architettura rinascimentale e davanti a un altare ornato di bassorilievi, stanno raggruppati i personaggi tradizionali: fanno da perno alla composizione la Madonna che porge il bambino al sacerdote, S. Giuseppe, S. Anna ed Elisabetta, in secondo piano. La cornice è di legno dorato

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Longhi Luca (1507/1580)
  • LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa pala d'altare venne commissionata dall'abate Placido II da Marostica tra il 1559 ed il 1564 (Fiandrini, 1803, f. 18), probabilmente insieme all'altra pala del Longhi, la "Cattura di S. Giustina", nel 1562, sempre per la chiesa di S. Maria di Praglia. Il sapore fortemente quattrocentesco di questa tela, viene dal fatto che il Longhi tenne presente il quadro analogo del Francia, suo maestro per qualche tempo, eseguito agli inizi del '500. Pur avendo mantenuta inalterata la disposizione delle figure nella stessa architettura spaziale, si avverte però che il Longhi ha potuto più a lungo assimilare la conoscenza del nuovo linguaggio figurativo del '500, specialmente di Raffaello,conosciuto a Ravenna attraverso dipinti e stampe (Vasari). Secondo il Moschetti (1943, pp. 3-6) infatti si nota un raffaelismo di maniera nel gruppo della Madonna col Bambino. Aggiornamento 2015: Cruciale è il 1562, che vede l'arrivo nell'abbazia di una serie di pale destinate anche alle cappelle della navata ospitante altari in legno dorato. A "fare pompa" sono poste immagini stilisticamente anche moto distanti, in base a scelte culturali incoerenti che devono mettere sull'avviso chiunque si proponesse un filo rosso nelle iniziative mecenatesche di abati o cellerari. Basti dire che in quell'anno nel secondo altare di sinistra della navata prende posto la "Cena in casa di Simone Fariseo" di Jacopo Tintoretto e nella terza cappella di destra la "Presentazione di Gesù al Tempio" di Luca Longhi, entrambe trasferite nel Museo Civico della città antoniana dopo la soppressione del convento decretata nel 1867. Il pittore romagnolo realizza la "Presentazione" congiuntamente a una seconda pala oggi nella seconda cappella di destra, raffigurante la "Cattura di santa Giustina", recante il millesimo 1562 (Mancini, 2013, p. 362)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015513
  • NUMERO D'INVENTARIO 666
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1979
    2015
  • ISCRIZIONI gradino inferiore dell'altare - LUCHAS DE LONGHIS/RAVENNAS PINGEBAT - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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